Le tolleranze costruttive ed esecutive dopo il Salva Casa: lo studio del Notariato

di Redazione tecnica - 25/06/2025

Come sono cambiate le tolleranze costruttive dopo il Salva Casa? Quali margini di regolarizzazione ha davvero introdotto la riforma della normativa edilizia del 2024? Le nuove tolleranze costruttive consentono la circolazione degli immobili parzialmente difformi? E in che misura il tecnico o il notaio può fare affidamento sulle autodichiarazioni del proprietario?

Le nuove tolleranze edilizie: lo sguardo del Notariato sul nuovo art. 34-bis del Testo Unico Edilizia

La Legge n. 105/2024 di conversione del D.L. n. 69/2024 (Salva Casa) ha introdotto una serie di modifiche significative al d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia), intervenendo su una delle questioni più delicate dell’edilizia italiana: le difformità minori e il loro impatto sulla legittimità degli immobili.

In particolare, il nuovo art. 34-bis (Tolleranze costruttive) – originariamente introdotto con la Legge n. 120/2020 di conversione del D.L. n. 76/2020, c.d. Decreto Semplificazioni - riformulato dal legislatore, ha riscritto in parte il regime delle tolleranze costruttive e dimensionali, prevedendo una casistica “straordinaria” (limitata agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024) che amplia i margini entro cui un’opera può considerarsi legittima anche in presenza di difformità formali, materiali o documentali.

A esaminare a fondo questo aspetto della riforma è lo studio n. 62/2025/T del Consiglio Nazionale del Notariato, che offre un inquadramento giuridico-urbanistico della nuova disciplina, con implicazioni operative per notai, tecnici e operatori immobiliari.

Lo studio del Notariato

Lo studio, dopo una premessa interlocutoria sulla definizione del concetto di tolleranza costruttiva ed esecutiva, si articola in 10 sezioni principali, che affrontano i diversi aspetti della nuova disciplina:

  1. Introduzione
  2. Le tolleranze costruttive ed esecutive (o di cantiere)
  3. Le tolleranze edilizie nelle autorizzazioni paesaggistiche
  4. Le tolleranze ed il vincolo sismico
  5. 5.Il meccanismo delle tolleranze non costituenti violazione edilizia e il ruolo della specifica relazione asseverata
  6. Lo stato legittimo e le menzioni urbanistiche in atto
  7. Lo stato legittimo, le tolleranze e l’agibilità
  8. Il ruolo della relazione tecnica asseverata al di fuori delle ipotesi di cui all’art. 34 bis TUE
  9. Le norme regionali e l’efficacia della novella sulle norme previgenti
  10. Conclusioni.

Nei seguenti paragrafi proveremo ad entrare nel dettaglio dei contenuti più interessanti dello studio.

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