L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Agosto 2007;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Agosto 2007
sul valore di 130,4 con una piccola variazione positiva
rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,200% e quella annua
dell’1,6%. Ai fini della determinazione del trattamento
di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Agosto
2007 ed il 14 Settembre 2007, occorre rivalutare la quota
accantonata al 31 Dicembre 2006 dello 2,16822%. Per quanto
concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è
attestato all'1,200% e l'indice biennale al
2,775%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per
operai ed impiegati i compensi per le prestazioni
urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere
adeguati del 1530,0%.
L’Istat spiega che, nel mese di agosto 2007, per quanto
concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si
sono verificati nei capitoli Ricreazione, spettacoli e
cultura (+0,7 %), Mobili, articoli e servizi per la casa
e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,3 % per
entrambi);
Variazioni nulle si sono verificate nel capitoli
Comunicazioni e Istruzione.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo
Trasporti (- 0,1 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati
nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 3,0 %),
Bevande alcoliche e tabacchi e Mobili, articoli e servizi
per la casa (+ 2,5 % per entrambi), Prodotti alimentari e
bevande analcoliche e Bevande alcoliche e tabacchi (+
2,4 % per entrambi).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo
Comunicazioni (- 8,6 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle
città di Roma (+ 2,1 per cento), Reggio Calabria (+ 2,0 per cento),
Campobasso e Palermo (+ 1,9 per cento per entrambe); quelli più
moderati hanno riguardato le città di Trento (+ 0,8 per cento),
Aosta (+ 0,9 per cento) e Firenze (+ 1,1 per cento).
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