Casa smart: gli smart speaker

26/02/2020

Gli smart speaker sono protagonisti del mercato del settore della domotica in Italia, secondo diverse stime di vendita sono subito dietro i dispositivi per la sicurezza e la vigilanza di case e uffici nei desideri degli Italiani.

I grandi marchi del mondo si sfidano da anni sulla realizzazione di altoparlanti intelligenti in grado di interagire con gli esseri umani in ambienti domestici. Scopo del prodotto è consentire un’esperienza superiore grazie anche a capacità sempre maggiori in termini di servizi e più rapide in termini di risposta.

Gli smart speaker più comuni

Amazon, Apple e Google, solo per citare i più famosi, promuovono smart speaker in grado di rispondere a tutte, o quasi, le nostre domande e curiosità. Ancora, obiettivo finale è quello di produrre hub in grado di governare tutti i dispositivi di un’abitazione che interagiscano su una stessa rete wi-fi.

Certo, sono lontane le origini degli altoparlanti intelligenti, quando servivano solo per riprodurre testi. Oggi riproducono musica e non solo, quelli dotati di display aggiungono ulteriori servizi. Ad esempio rendono visibili le previsioni meteo o mostrano video e social network.

La chiave del successo degli smart speaker

Ma quali sono la chiavi del successo degli smart speaker? Ne ho individuate almeno due:

  1. La nostra pigrizia;
  2. La semplicità dei dispositivi.

Proprio così, gli altoparlanti intelligenti sono il simbolo di un’economia come la nostra fondata sulla risposta pressoché immediata ad ogni richiesta. Cerchiamo di rendere concreto il mito del genio della lampada anche se oggi ha nomi differenti, come Siri o Alexa.

Ancora, i dispositivi si installano facilmente, praticamente da soli. Questo favorisce la loro diffusione perché, un po’ come il successo dei social network, vantano una semplicità tale da poter raggiungere un pubblico sempre più vasto.

Ad un’esperienza così esaltante fra le quattro mura delle nostre case, però, si contrappone un grande punto interrogativo a proposito di privacy.

E’ evidente che, al fine di fornire servizi sempre più performanti, gli smart speaker abbiano bisogno di registrare dati su coloro che li utilizzano, cioè tutti noi. Questi dati a chi arrivano? Chi li conserva? Che uso ne fa? Sopravvivono al momento in cui, magari, potremmo decidere di spegnere definitivamente il nostro dispositivo?

Smart speaker: la sfida per il futuro

Credo che la vera sfida per il futuro, non solo in ambito di smart speaker, sarà strettamente connessa, nel senso letterale del termine, alla tutela dei dati personali. Non abbiamo dubbi sulla qualità sempre maggiore di questi dispositivi ma l’utente vorrà sempre maggiori garanzie in tema di privacy e chi saprà rispondere avrà vinto la gara.

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A cura di Gennaro Del Core



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