25/06/2020
Decreto Rilancio 2020: i nuovi superbonus 110% per interventi di efficientamento energetico (Ecobonus) e riduzione del rischio sismico (Sismabonus) hanno cominciato a parlare sin dalle prime bozze del D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio) con la doppia conseguenza che se da una parte è stata risvegliata la voglia di rendere più efficienti e sicuri gli edifici, dall'altra sta bloccando molti lavori che probabilmente avrebbero potuto già accedere alle vecchie detrazioni fiscali del 50% e 65%.
Una cosa è certa, pur riguardando le spese sostenute dall'1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021, tutti sono in attesa della pubblicazione della legge di conversione del Decreto Rilancio e dei relativi provvedimenti attuativi, compreso quello importante dell'Agenzia delle Entrate (che probabilmente pubblicherà anche la relativa guida fiscale).
Le discussioni sui social hanno anche alimentato i dubbi sulla reale possibilità di "ristrutturare gratis" come annunciato dallo stesso Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, che presentando le nuove misure fiscali ha affermato "Il superbonus al 110% consentirà di realizzare i lavori di miglioramento della classe energetica e di messa in sicurezza delle abitazioni a costo zero per i cittadini".
Sono molti i dubbi da parte sia dei contribuenti, ovvero i possibili fruitori, che del personale coinvolto, ovvero professionisti, imprese e istituti di credito. E da questi sono anche nati i due consueti partiti dei social: da una parte i procacciatori d'affari, dall'altre i professionisti dell'energetica e della sismica.
Si scontrano due modi diversi di intendere la vita: chi pensa "posso ristrutturare senza spendere 1 euro" e chi invece riconosce in queste nuove misure una concreta possibilità per migliorare la propria abitazione sia dal punto di vista energetico che sismico.
Vediamo di capire cosa significa "ristrutturare gratis".
Gli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio hanno previsto la possibilità di ottenere una detrazione fiscale del 110% calcolate sulle spese sostenute dall'1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per i seguenti interventi:
Nel caso sia effettuato uno degli interventi di cui ai primi 3 punti, è anche previsto che l'aliquota del 110% possa essere estesa anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico previsti all'art. 14 del decreto-legge n. 63/2013.
Per quanto riguarda gli interventi di isolamento termico, la norma prevede che questi debbano essere effettuati utilizzando materiali isolanti che rispettano i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017. E in generale, per quanto concerne tutti gli altri interventi che accedono all'ecobonus del 110%, questi devono:
Ciò premesso, ricordiamo che è di fondamentale importanza il lavoro del progettista che dovrà asseverare il rispetto delle condizioni per evitare che, come previsto dall'art. 121 del Decreto Rilancio, i fornitori e i soggetti cessionari rispondano per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto allo sconto praticato o al credito ricevuto.
In generale, quindi, non è possibile parlare di "ristrutturazione gratis", perché stiamo parlando di un credito d'imposta che se impegnato per queste detrazioni, non potrà essere utilizzato per altre. Nel caso il contribuente opti per la detrazione fiscale, potrà portare in detrazione il 110% delle spese sostenute in 5 rate annuali di pari importo. Nel caso scelga lo sconto in fattura, qui si dovrà capire che accordi riuscirà a prendere con i fornitori e se tutte le spese saranno contemplate nella detrazione. Se, infine, il contribuente opterà per la cessione del credito anche in questo caso dovremo attendere che ruolo avranno i possibili acquirenti di questa detrazione che, sulla carta, avranno un margine di contrattazione del 10%.
In tutti i casi, se l'idea del contribuente è quella di ristrutturare senza spendere 1 euro, probabilmente è meglio che ci ripensi perché non riteniamo possibile che il lavoro dei professionisti e quello delle imprese possano essere avviati senza alcun anticipo di spesa.
A cura di Ing. Gianluca Oreto