01/08/2020
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 recante “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale” (c.d. Decreto Semplificazioni) sono state apportate parecchie modifiche alla disciplina che riguarda il D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti pubblici) e il DPR n. 380/2001 (c.d. Testo Unico Edilizia).
Come detto, parecchie sono le modifiche apportate alla disciplina che riguarda il Codice dei contratti (leggi articolo) e a quella sulle norme edilizie (leggi articolo). Modifiche che sono già immediatamente operative ma che attendono comunque la conferma della conversione in legge partita al Senato.
E proprio sulla conversione in legge stanno provando ad incidere i principali soggetti interessati nelle audizioni che sono già cominciate presso Commissioni riunite 1ª (Affari Costituzionali) e 8ª (Lavori pubblici, comunicazioni) del Senato della Repubblica.
Tra le audizioni andate in scena nei giorni scorsi, la Rete delle Professioni Tecniche ha presentato una memoria che riporta le proposte emendative in massima parte riguardanti le misure in materia di lavori pubblici e di edilizia.
Per quanto concerne i lavori pubblici, le proposte possono essere riassunte nei seguenti punti:
In riferimento alla prossima approvazione dei provvedimenti che daranno attuazione agli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio), recentemente convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, la RPT ha chiesto diversi interventi: da una effettiva implementazione del principio di sussidiarietà dalle amministrazioni nei confronti dei professionisti tecnici ad una serie di norme volte a snellire il d.P.R. 380/2001, nelle more della sua integrale riforma.
Particolare attenzione all’argomento “responsabilità professionale”, soprattutto sul termine di decorrenza dei termini prescrizionali. Chieste, infine, una serie di modifiche atte a favorire l’uso degli strumenti elettronici finalizzati, ad esempio, ad incrementare l’uso della PEC, ed assicurando al completamento dei percorsi di transizione digitale, con l’obiettivo di agevolarne l’operatività e di velocizzare le comunicazioni tra professionista ed amministrazioni.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it