L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Gennaio 2008;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Gennaio
2008 sul valore di 132,2 con una sensibile variazione
positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,300% e quella annua
dell’2,9%. Ai fini della determinazione del trattamento
di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15
Gennaio 2008 ed il 14 Febbraio 2008, occorre rivalutare la
quota accantonata al 31 Dicembre 2007 dello 0,35262%. Per
quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al
75%, si è attestato all'2,175% e l'indice biennale al
3,300%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per
operai ed impiegati i compensi per le prestazioni
urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere
adeguati del 1552,50%.
L’Istat spiega che, nel mese di gennaio 2008, per quanto
concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si
sono verificati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+1,4%), Bevande alcoliche e Tabacchi (+1,1
%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,5 %).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo
Abbigliamento e calzature.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo
Comunicazioni (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e
cultura (-0,5%) e Servizi sanitari e spese per la salute
(- 0,1%) .
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati
nei capitoli Trasporti (+ 5,3 %), Prodotti alimentari e
Bevande alcoliche (+ 4,5 %), Bevande alcoliche e tabacchi e
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 3,7 % per
entrambi).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo
Comunicazioni (- 8,6 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle
città di Palermo e Cagliari (+ 3,8 % per entrambi), Reggio Calabria
(+ 3,5 %) e Potenza (+ 3,3 %); quelli più moderati hanno riguardato
le città di Trento (+ 1,9 %), Genova (+ 2,3 %) e Venezia (+ 2,4 %).
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