L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Marzo 2008;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Marzo 2008
sul valore di 133,2 con una sensibile variazione positiva
rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,5% e quella annua
dell’3,3%. Ai fini della determinazione del trattamento
di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Marzo
2008 ed il 14 Aprile 2008, occorre rivalutare la quota
accantonata al 31 Dicembre 2007 dello 1,17166%. Per quanto
concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è
attestato all'2,475% e l'indice biennale al
3,600%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per
operai ed impiegati i compensi per le prestazioni
urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere
adeguati del 1565,5%.
L’Istat spiega che, nel mese di marzo 2008, per quanto
concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si
sono verificati nei capitoli Trasporti (+1,4%), Prodotti
alimentari e bevande analcoliche e Servizi ricettivi e di
ristorazione (+0,6% per entrambi).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo Servizi
sanitari e spese per la salute, Comunicazioni e
Istruzione..
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo
Comunicazioni (- 0,7 %), Ricreazione, spettacoli e
cultura (-0,5%) e Servizi sanitari e spese per la salute
(- 0,1%) .
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati
nei capitoli Trasporti (+ 5,9%), Prodotti alimentari e
Bevande alcoliche (+ 5,5%), Abitazione, acqua, elettricità e
combustibili (+ 3,9 %).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo
Comunicazioni (- 2,6%), Servizi sanitari e spese per la
salute (- 0,3%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle
città di Cagliari (+ 4,2%), Reggio Calabria (+ 3,9 %), L’Aquila,
Napoli e Potenza (+ 3,8% per tutte e tre); quelli più moderati
hanno riguardato le città di Trento (+ 2,5%), Bologna (+ 2,8%),
Venezia, Genova e Firenze (+ 2,9% per tutte e tre).
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