Modulistica edilizia e Salva Casa: anche l’Abruzzo recepisce l’accordo del 27 marzo 2025
Moduli aggiornati per CILA, SCIA, SCIA alternativa, Permesso di Costruire e scheda anagrafica: l’Abruzzo si allinea al quadro nazionale
In che modo le Regioni stanno recependo le modifiche alla modulistica unificata introdotte dal decreto “Salva Casa”? E cosa devono sapere i tecnici per non sbagliare nella redazione dei titoli edilizi e delle sanatorie?
Dopo le prime Regioni che hanno aderito, anche l’Abruzzo ha approvato la propria delibera di recepimento dell’Accordo in Conferenza Unificata del 27 marzo 2025. Con la D.G.R. n. 317 del 29 maggio 2025, la Giunta regionale ha dato piena attuazione all’accordo sancito in Conferenza Unificata, adeguando i modelli per la presentazione delle principali istanze edilizie, comprese quelle legate alla sanatoria e alla regolarizzazione degli interventi eseguiti in parziale difformità.
Il recepimento della Regione Abruzzo
La delibera approva integralmente i moduli aggiornati previsti dall’Allegato 1 dell’Accordo del 27 marzo 2025 (Rep. atti n. 35/UE), ovvero:
- Modello CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata);
- Modello SCIA;
- SCIA alternativa al PdC;
- Permesso di Costruire (compresa la sezione per la sanatoria ex artt. 36 e 36-bis del TUE);
- Relazione tecnica di asseverazione e documentazione allegata.
Le Regioni che hanno già recepito l’accordo del 27 marzo 2025
Oltre all’Abruzzo, risultano aver già formalmente recepito l’Accordo le seguenti Regioni:
- Piemonte – D.G.R. 20 maggio 2025, n. 4-1118;
- Sicilia – D.A. 14 maggio 2025, n. 123/GAB;
- Toscana – Decreto 14 maggio 2025, n. 10133;
- Umbria – D.G.R. 14 maggio 2025, n. 439;
- Lazio – Determinazione 9 maggio 2025, G05745;
- Basilicata – D.G.R. 8 maggio 2025, n. 246;
- Liguria – D.D.G. 7 maggio 2025, n. 3295;
- Campania – D.G.R. 6 maggio 2025, n. 252;
- Lombardia – D.G.R. 15 aprile 2025, n. XI/4246.
Un elenco destinato ad allungarsi nei prossimi giorni, ma che già oggi dimostra un importante allineamento istituzionale alle semplificazioni introdotte dal decreto “Salva Casa”.
Nel nostro “Speciale Testo Unico Edilizia” abbiamo attivato la sezione “Modulistica edilizia post Salva Casa” in cui troverete tutti gli aggiornamenti regionali.
Cosa cambia per tecnici e Comuni
A seguito di questa delibera:
- i tecnici dovranno utilizzare esclusivamente i modelli aggiornati, prestando attenzione alla nuova articolazione dei quadri dichiarativi e alle specifiche per le sanatorie;
- i Comuni dovranno adeguare sportelli SUAP e SUE e recepire la nuova modulistica nei propri procedimenti, assicurando uniformità di istruttoria e archiviazione;
- i cittadini potranno beneficiare di una maggiore chiarezza nella compilazione e nella verifica dei requisiti, specie nei casi più complessi legati a interventi non autorizzati o parzialmente difformi.
Conclusioni
L’intervento della Regione Abruzzo rappresenta un passo importante verso l’uniformità procedurale in ambito edilizio. L’adozione tempestiva dei moduli aggiornati dimostra attenzione all’applicazione concreta del decreto “Salva Casa”, offrendo un punto di riferimento chiaro per amministrazioni e professionisti.
È ora fondamentale che tutti i Comuni si attivino per il recepimento pratico nei propri portali e sistemi di gestione edilizia, evitando soluzioni autonome o modulistica non allineata, che rischierebbero di vanificare il lavoro di semplificazione compiuto a livello nazionale.
Ma un’operazione di aggiornamento modulistica, per quanto necessaria, non basta. L’impressione è che il sistema normativo continui a rincorrere le emergenze, affidandosi a una logica emergenziale (come dimostra anche il Salva Casa) che rischia di compromettere la coerenza del quadro edilizio-urbanistico nazionale.
Serve una riforma vera del Testo Unico Edilizia, che non nasca sull’onda dell’urgenza, ma da un metodo condiviso, partecipato e basato su un confronto reale con i territori. Una riforma che parta dalla concretezza della pratica professionale e che veda i tecnici finalmente protagonisti: non più semplici esecutori di norme spesso confuse o contraddittorie, ma co-autori di un impianto normativo costruito su misura per le esigenze del patrimonio edilizio esistente, delle città che cambiano e del lavoro quotidiano negli uffici tecnici.
L’auspicio è che il percorso tracciato dalle Regioni, nel recepire con serietà l’accordo nazionale, possa diventare la base per un progetto più ampio e strutturale, capace di restituire certezza, coerenza e dignità a una disciplina troppo spesso modificata senza visione.
Documenti Allegati
D.G.R. 29 maggio 2025, n. 317 – Regione Abruzzo