L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Giugno 2008;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Giugno 2008
sul valore di 134,8 con una sensibile variazione positiva
rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,4% e quella annua
dell’3,8%. Ai fini della determinazione del trattamento
di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Giugno
2008 ed il 14 Luglio 2008, occorre rivalutare la quota
accantonata al 31 Dicembre 2007 dello 2,45713%. Per quanto
concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è
attestato all'2,850% e l'indice biennale al
4,050%.
In riferimento all'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per
operai ed impiegati i compensi per le prestazioni
urbanistiche degli ingegneri e degli architetti devono essere
adeguati del 1585,0%.
L’Istat spiega che, nel mese di giugno 2008, per quanto
concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si
sono verificati nei capitoli Trasporti (+1,5%), Prodotti
alimentari e bevande alcoliche, Abitazione, acqua, elettricità e
combustibili e Comunicazioni (+0,4% per tutti e tre),.
Variazioni nulle si sono verificate nel capitolo
Abbigliamento e calzature e Istruzione..
Variazioni negative non si sono registrate variazioni
congiunturali negative.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati
nei capitoli Trasporti (+6,8%), Abitazione, acqua,
elettricità e combustibili (+6,5%) e Prodotti alimentari e
Bevande alcoliche (+6,1%).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo
Comunicazioni (-2,5%).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle
città di Cagliari (+4,4 %), Napoli (+ 4,3%), Torino e L’Aquila
(+4,2% per entrambe); quelli più moderati hanno riguardato le città
di Genova (+3,2%), Bologna, Roma (+3,3% per entrambe), Perugia e
Ancona (+3,4% per entrambe).
© Riproduzione riservata