Dlgs 81/2008: arriva il no delle Regioni al decreto correttivo
messo a punto per modificare ed integrare il testo unico in materia
di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La bocciatura è
arrivata a maggioranza lo scorso 29 aprile durante la Conferenza
Stato-Regioni, in cui Lombardia, Veneto, Abruzzo e Molise hanno
espresso parere positivo al provvedimento.
"Il parere negativo - ha spiegato
Vasco Errani -
non è una posizione politica, ma trae origine da valutazioni
strettamente di merito e nasce dal fatto che il decreto proposto
oltre ad eccedere i limiti della delega, contiene alcune norme, in
particolare l'articolo 2 bis e l'articolo 10 bis - che rischiano di
comportare una riduzione dei livelli di tutela della salute e
sicurezza dei lavoratori".
Di diverso avviso il ministro del Welfare,
Maurizio Sacconi,
che ha dato una vera e propria lettura politica al voto ammettendo
che:
"I pareri rispecchiano le posizioni delle Regioni di
centro-sinistra contrapposte a quelle di centro-destra. Quello che
conta è che il parere della Conferenza delle Regioni è un atto
liberatorio per l'iter della norma, perché consente la trasmissione
degli atti alle Camere e ci permette di rispettare i tempi della
delega".
Critiche all'art. 2-bis (Presunzione di conformità) che, come
affermato nel comunicato di fine seduta della conferenza, non
fornisce sufficienti garanzie in materia, infatti il rispetto degli
obblighi alle norme sulla sicurezza non può essere presunto, ma va
accertato caso per caso in relazione a tutti gli elementi mediante
i quali va condotta la valutazione.
"Il decreto - aggiunge
Errani -
crea, fra
l'altro, confusione di ruoli e di soggetti in particolare nella
importante azione di prevenzione garantita dalla
certificazione.
Critiche, inoltre, all'art. 10-bis (articolo aggiuntivo: art.
15-bis - Obbligo di impedimento) che sebbene non tratti un
argomento di competenza delle Regioni, secondo queste ultime
introduce un sistema di esoneri e limitazioni di responsabilità dei
vertici aziendali, toccando quindi il tema della prevenzione nei
luoghi di lavoro su cui le Regioni vantano indiscusse competenze,
per cui la norma presenta oggettivi profili di illegittimità per
eccesso di delega.
Alle obiezioni sollevate dalle Regioni, il Ministro Sacconi ha
risposto che la definizione del ruolo degli enti bilaterali
"è
uno dei punti di maggior condivisione con le parti sociali" e
che l'articolo 10-bis dovrà essere riscritto perché ne sia certo il
contenuto e sia chiaro rispetto alla finalità, che è quella di una
corretta definizione del concorso di colpa del datore di lavoro
quando la responsabilità prevalente dovesse essere dei
sottoposti.
Nonostante il parere delle Regioni, il Governo andrà, dunque,
avanti per la sua strada e trasmetterà in Parlamento la bozza del
correttivo in attesa del parere di conformità delle commissioni, in
modo da ottenere l'approvazione definitiva entro la metà di
Agosto.
In allegato l'ultima versione del correttivo dello scorso 2
aprile.
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