Superbonus 110%: serve un testo unico delle detrazioni fiscali del Decreto Rilancio

di Redazione tecnica - 07/11/2020

Dalla loro nascita, le detrazioni fiscali in edilizia hanno completamente stravolto il mercato delle costruzioni in Italia rilanciando un settore che dal 2006 è entrato in una spirale negativa di investimenti che di anno in anno hanno visto diminuire considerevolmente i loro numeri e la fiducia degli investitori.

Bonus casa, Ecobonus, Sismabonus, Bonus Facciate e Superbonus 110%

Le nuove detrazioni fiscali del 110% (c.d. Superbonus), previste dal D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, si sono aggiunte agli strumenti normativi esistenti (bonus casa, ecobonus,sismabonus e bonus facciate) con il duplice obiettivo di migliorare l'efficienza energetica e strutturale del parco immobiliare italiano e di aggiungere nuove possibilità di sviluppo del settore delle costruzioni che consentano il rilancio degli investimenti.

Nuove possibilità che, sebbene positive nella teoria, si sono scontrate con adempimenti operativi e burocratici stabiliti dalla norma che ne stanno minando la credibilità, con proroghe annuali che costringono operatori e contribuenti a fare collage di pezzi di normative differenti (DPR n. 917/1986, D.L. n. 63/2013, D.L. n. 34/2020, svariati DM attuativi, circolari e provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate,...) e, soprattutto, con interpretazioni spesso contrastanti che riguardano i tanti "cavilli" imposti e malposti.

Detrazioni fiscali in edilizia e Testo unico delle "interpretazioni": la proposta dei commercialisti

Tutte considerazioni che dovrebbero portare ad un'unica possibilità: la previsione di un testo unico sulle detrazioni fiscali ed è su questa strada che si è indirizzato il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili che in una nota ufficiale, rilevando le difficoltà di un testo normativo che accorpi norme transitorie con orizzonti temporali brevi, ha proposto un "Testo unico degli adempimenti).

La famiglia di detrazioni edilizie - ha rilevato il Consigliere nazionale dei commercialisti Maurizio Postal nel corso dell’audizione sul Superbonus al 110%, tenutasi presso la Commissione bicamerale di vigilanza sull’Anagrafe tributaria - dal punto di vista del bilancio dello Stato vale ormai un impegno di spesa annuale di ben 10 miliardi di euro. Data questa importanza il Consiglio nazionale dei commercialisti ritiene che sia necessario un completo riordino delle norme che la governano, visto che derivano da una stratificazione non ordinata di interventi dove i più vecchi ancora vigenti risalgono ai primi anni 2000 e che costituiscono ormai una matassa quasi inestricabile anche per i migliori esperti. Non è possibile non dedicare a questa materia, come minimo, una circolare annuale specifica nella quale, oltre a fornire tutte le indicazioni di prassi, si cerchi anche di sistematizzare i profili disciplinari che sono comuni alle diverse agevolazioni, così da ridurre la complessità, reale e percepita, che discende invece da una loro trattazione disorganica e separata detrazione per detrazione”.

Sistemare la disciplina prevista per le agevolazioni fiscali in edilizia

Il primo e più importante intervento - ha affermato Postal - di cui si ravvisa da tempo l’esigenza, ma che, con l’ulteriore potenziamento della disciplina delle detrazioni “edilizie” a cura degli articoli 119 e 121 del Decreto Rilancio, palesa ancor più la propria indifferibilità, è quello di una sistematizzazione della disciplina”.

Il consigliere dei commercialisti italiani ha anche rilevato le difficoltà operative nell'accorpare testi normativi differenti, spesso con orizzonti temporali limitati che vengono prorogati di anno in anno ma anche proposto la possibilità di prevedere un testo unico delle interpretazioni. "Se non risultasse possibile accorpare le diverse discipline in un “testo unico normativo”, in ragione del fatto che si tratta per lo più di norme transitorie aventi un orizzonte temporale limitato che viene di volta in volta prorogato - afferma Postal - sarebbe quanto meno opportuno venire incontro agli operatori e ai contribuenti predisponendo e mantenendo aggiornato un testo unico delle interpretazioni. L’Agenzia delle Entrate produce già ora utili “Guide” dedicate alle singole detrazioni “edilizie”, le quali, tuttavia, risultano molto spesso superate nel giro di poco tempo da ulteriori chiarimenti di prassi che vengono diramati nella forma di risposte a interpello presentate da contribuenti con riguardo a singole fattispecie di interesse generale”.

“Appare poco appropriato - ha aggiunto Postal - includere i chiarimenti “annuali” relativi a queste detrazioni nell’ambito della maxi-circolare con cui ogni anno l’Agenzia delle Entrate aggiorna le proprie istruzioni con riguardo alla generalità delle deduzioni e detrazioni che possono essere indicate nel quadro RP della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche”.

Superbonus 110%: chiesta una proroga al 31 dicembre 2024

Il Consiglio nazionale dei commercialisti raccomanda inoltre “sin d’ora una proroga, almeno fino al 31 dicembre 2024, del termine finale fino a decorrenza del quale le spese sostenute per interventi agevolati possono beneficiare del superbonus al 110%. Anche al netto delle tragiche vicissitudini, derivanti dalla pandemia in corso, che stanno complicando e limitando significativamente l’operatività decisionale, progettuale ed esecutiva di individui, condomini e imprese, per questi primi mesi di operatività della nuova agevolazione, è del tutto evidente che proprio le grandi potenzialità ed il grande interesse suscitato dalla medesima rendono del tutto irrealistica una sua adeguata utilizzazione nel ristretto arco temporale che va fino al prossimo 31 dicembre 2021. La possibilità di utilizzare la parte di sovvenzioni a fondo perduto del Recovery Fund per finanziare l’estensione del superbonus al 110% oltre gli attuali angusti termini finali, va sicuramente considerata una delle priorità da inserire, se non nella prossima legge di bilancio, nel primo provvedimento utile del 2021”.

Nel prendere atto con soddisfazione che questo intendimento politico è stato già enunciato dal Governo - ha concluso Postal - pare opportuno sottolineare la necessità che la medesima proroga interessi anche la disciplina dell’articolo 121 del Decreto Rilancio, concernente le opzioni per lo sconto sul corrispettivo e la cessione del credito di imposta corrispondente alla detrazione, stante la sua imprescindibilità per garantire quel “cambio di passo” nel rinnovamento del patrimonio immobiliare italiano dal punto di vista energetico e antisismico”.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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