Incentivi per funzioni tecniche: il MIT sui collaboratori esterni

di Redazione tecnica - 27/05/2025

È possibile corrispondere l’incentivo previsto dall’art. 45 del d.lgs. n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici) anche a collaboratori amministrativi di professionisti esterni che svolgono il ruolo di DL? In quali casi l’attività di supporto al RUP può generare legittimamente un compenso incentivante?

Incentivi funzioni tecniche: il MIT sull'ambito soggettivo

Sono questi i quesiti affrontati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel parere del 13 maggio, n. 3418, con cui il Supporto Giuridico ha ribadito l’ambito soggettivo di applicazione degli incentivi per le funzioni tecniche.

Nel caso in esame, la SA ha fatto riferimento al precedente parere dello stesso MIT n. 3233/2025, che ha riconosciuto l’ammissibilità dell’incentivo per attività di collaborazione in favore del RUP e dei soggetti interni titolari di funzioni tecniche incentivabili. Proprio per questo richiede se, in analogia, l’incentivo possa essere corrisposto anche per attività di supporto svolte da collaboratori amministrativi in favore di liberi professionisti incaricati come DL e remunerati con parcella professionale.

Il dubbio nasce dal combinato disposto dell’art. 45, commi 2 e 3 del Codice, da cui si ricava che l'attività di collaborazione incentivabile è solo quella svolta in favore di altri dipendenti pubblici che svolgono le attività tecniche incentivabili indicate nell'allegato I.10.

 

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