Monitoraggio affidamenti diretti: cosa cambia con il Correttivo?
di Redazione tecnica - 13/06/2025

È obbligatorio rispettare un termine massimo per concludere gli affidamenti diretti? Come devono comportarsi le stazioni appaltanti alla luce delle modifiche introdotte dal d.lgs. n. 209/2024 (Correttivo al Codice Appalti)?
Monitoraggio procedure di gara: come si applica agli affidamenti diretti?
A porre il quesito al Supporto Giuridico del MIT è una SA, che ha fatto riferimento al Comunicato ANAC dell’11 marzo 2025, con il quale l’Autorità ha richiamato le stazioni appaltanti al rispetto del principio della massima tempestività nell’affidamento dei contratti pubblici, anche ai fini dell’eventuale responsabilità amministrativa o contabile per inerzia: "... i termini stabiliti, costituiscono termini massimi e assolvono alla funzione di consentire l’accertamento di responsabilità amministrative e/o contabili in capo ai dipendenti incaricati dello svolgimento delle procedure di gara... il superamento degli stessi costituisce silenzio inadempimento e rileva al fine della verifica del rispetto del dovere di buona fede”.
Il dubbio dell'Amministrazione, posto nel parere del 3 giugno 2025, n. 3469, è se il monitoraggio vada anche fatto per gli affidamenti diretti, tenendo conto che essi non figurano nell'art. 1 dell'all. I.3, “quasi a voler indicare che, l'affidamento diretto, dev'essere immediato anche a seguito dell'entrata in vigore del D.lgs. 209/2024”.
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