Monitoraggio affidamenti diretti: cosa cambia con il Correttivo?

Il principio di tempestività e l'obbligo di verifica sulle tempistiche delle procedure trovano applicazione anche per l'affidamento diretto? Ecco la risposta del MIT

di Redazione tecnica - 13/06/2025

Monitoraggio procedure di gara: il quadro normativo

Con l’art. 88 del d.lgs. n. 209/2024, il legislatore ha introdotto un importante aggiornamento al sistema di monitoraggio dei tempi delle procedure di affidamento. In particolare, è stato aggiunto un nuovo comma 4-bis all’art. 11 dell’Allegato II.4 del Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 36/2023), che attribuisce ad ANAC il compito di verificare il rispetto dei termini massimi previsti per ogni fase delle procedure di affidamento e per ciascun metodo di selezione del contraente.

La finalità della norma è rafforzare il principio della tempestività quale criterio guida dell’azione amministrativa, nel quadro dell’efficienza e del risultato. Secondo la disposizione, “L’Autorità nazionale anticorruzione monitora il rispetto dei termini stabiliti per ciascuna procedura di affidamento, secondo quanto previsto dal presente allegato, e valuta, anche ai fini della qualificazione delle stazioni appaltanti, l’efficienza nella gestione delle procedure e il rispetto del principio del risultato”.

In questo modo, il monitoraggio dei tempi procedurali diventa un elemento valutativo rilevante per la qualificazione delle stazioni appaltanti, collegando il buon andamento delle attività contrattuali non solo alla legalità ma anche alla capacità amministrativa delle SA.

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