Applicazione del principio di rotazione: conta la decisione a contrarre o la stipula?
di Redazione tecnica - 25/06/2025

Qual è il momento corretto per applicare il principio di rotazione? Conta la data della decisione a contrarre o quella della stipula? E cosa si intende per “pratica immediatamente precedente” in caso di affidamenti ripetuti nello stesso settore?
Applicazione del principio di rotazione: il parere del MIT
Domande tutt’altro che banali per chi si confronta quotidianamente con il principio di rotazione previsto dall’art. 49 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), specialmente in relazione agli affidamenti diretti. A fornire un importante chiarimento è il Supporto Giuridico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) con il parere n. 3635 del 23 giugno 2025, che fa chiarezza sul momento in cui il principio di rotazione deve essere applicato.
Il MIT è stato chiamato a chiarire se, ai fini dell’applicazione del principio di rotazione, rilevi la data della decisione a contrarre o quella della stipula del contratto precedente. E la risposta è stata molto chiara:
“Nell’affidamento diretto il momento rilevante per valutare la necessità di applicare il principio di rotazione è quello della decisione a contrarre, quale atto unico ricognitivo delle attività propedeutiche. Questo perché è in quella fase che l’amministrazione assume la determinazione di voler procedere all’affidamento di uno specifico appalto e definisce le modalità di selezione, comprese quelle relative alla rotazione degli operatori”.
Si tratta, quindi, di un principio di programmazione e selezione, che deve essere applicato ex ante, già nel momento in cui la stazione appaltante decide di affidare un appalto e ne definisce le modalità operative.
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