Geometri e Periti: giovani in fuga dall’albo, resistono solo gli Agrotecnici

31/07/2017

I dati resi noti oggi dal MIUR, relativamente al numero dei candidati agli esami abilitanti delle quattro professioni “intermedie” (Agrotecnici, Geometri, Periti agrari e Periti industriali), quelle che con il DPR n. 328/2001 sono entrate in diretta concorrenza con altri Albi sulle lauree, evidenziano una vistosa perdita di appeal, con un vero e proprio crollo nel numero dei candidati (peraltro già sensibilmente diminuiti negli anni precedenti, come dimostra il confronto a dieci anni).

Delle quattro categorie prese in esame, solo una (quella degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati) resiste molto bene, registrando appena una lieve flessione, ma non è così per gli altri tre Albi, alcuni dei quali -da un anno all’altro- perdono oltre il 30% dei propri candidati.

Candidati agli esami abilitanti - Differenza 2017 sull’anno precedente

2016
2017
Diff. %
AGROTECNICI
938
912
-2,78%
GEOMETRI
5.259
4.138
-21,32%
PERITI AGRARI
344
292
-15,12%
PERITI INDUSTRIALI
1.358
853
-30,49%

Questi dati confermano quelli negativi dell’anno precedente (il 2016, confrontato con il 2015), sempre con l’unica eccezione dell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, che nel 2016 ha registrato una crescita di +9,32% e nel 2017 ha contenuto la perdita a meno del 3%, un dato che può ritenersi fisiologico.

Non altrettanto può dirsi per gli altri Albi, che debbono incassare perdite a due cifre. Il numero dei candidati alla professione di Perito agrario, già ridotto al lumicino negli anni scorsi, è sceso per la prima volta al di sotto delle 300 unità in tutta Italia.

I Geometri, pur restando la categoria con i numeri maggiori, perdono più di 1.100 candidati in un solo anno (ed altrettanti ne avevano persi nel 2016).

Ma la “botta” più grossa debbono registrarla i Periti industriali, che perdono da un anno all’altro quasi un terzo dei giovani futuri professionisti, scendendo ben sotto le 1.000 unità. Ai Periti industriali non deve avere giovato la scelta di chiudere l’Albo (sebbene solo a partire dal 2021) ai diplomati degli Istituti Tecnici.

Si tratta peraltro di una crisi di iscrizioni che ha già parecchio aumentato l’età media dei professionisti essendo iniziata da oltre 10 anni senza che i vertici degli Albi (con la sola esclusione di quello degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, che invece nel decennio risulta essere cresciuto significativamente) siano riusciti ad arrestare l’emorragia nelle iscrizioni.

L’esame dei dati dei candidati alla professione a distanza di 10 anni (dal 2008 al 2017) rende bene la fotografia di ciò che è successo:

2008
2017
Diff. %
AGROTECNICI
685
912
33,14%
GEOMETRI
9.344
4.138
-55,71%
PERITI AGRARI
387
292
-24,59%
PERITI INDUSTRIALI
1.945
853
-56,14%

Dove l’unico Albo a far registrare un risultato ampiamente positivo (+33,14%) è quello degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, che deve il suo successo alle politiche pro-concorrenziali sempre adottate nonché alla tempestiva introduzione di strumenti societari e collettivi per l’esercizio della professione.

© Riproduzione riservata