Gare di Ingegneria e Architettura: primi 11 mesi del 2014 a +35,6%

Continua a consolidarsi la crescita del mercato pubblico nel 2014: in novembre rilevati 58,4 milioni di euro, rispetto a novembre 2013 +122,0% in valore. I p...

17/12/2014
Continua a consolidarsi la crescita del mercato pubblico nel 2014: in novembre rilevati 58,4 milioni di euro, rispetto a novembre 2013 +122,0% in valore. I primi undici mesi del 2014 si chiudono con un +35,6% in valore rispetto allo stesso periodo del 2013.

In dettaglio le gare emesse da stazioni appaltanti pubbliche per servizi di ingegneria e architettura rilevate dall'osservatorio OICE/Informatel nel mese di novembre sono state 318 (di cui 35 sopra soglia), per un importo di 58,4 milioni di euro (45,8 sopra soglia, 12,6 sotto soglia); rispetto al mese di novembre 2013 il numero delle gare cresce del 36,5% e il loro valore del 122,0% (+191,5% sopra soglia e +19,1% sotto soglia).

I mesi da gennaio a novembre del 2014 hanno, come detto sopra, segno ampiamente positivo: sono state bandite in totale 3.419 gare che, rispetto ai primi undici mesi del 2013, crescono dello 0,9% in numero (+9,3% sopra soglia e +0,1% sotto soglia) e raggiungono un valore complessivo di 477,2 milioni di euro, con un aumento sul 2013 del 35,6% (+49,2% sopra soglia e +9,6% sotto soglia).

"Continua anche in novembre la serie positiva del mercato - ha dichiarato l'ing. Patrizia Lotti, Presidente OICE - che supera i livelli registrati nel 2012 e sembra incamminato verso una ripresa che potrà essere confermata e sostenuta nel prossimo anno solo da una politica espansiva che investa nelle infrastrutture e nei risanamenti territoriali. Se, anche in un contesto così difficile come è quello economico italiano, continuerà il trend di questi ultimi mesi di crescita delle gare sia nel numero, sia nel valore, si potrà davvero parlare di ripresa per un settore così duramente provato come è quello della progettazione e, a cascata, dei lavori. Adesso però occorre procedere all'ammodernamento del quadro delle regole per le quali l'OICE ha da anni proposte che mirano a creare efficienza, produttività e crescita e che potrebbero ben essere accolte con il recepimento delle direttive europee. Tutto deve partire dalla centralità del progetto - ha continuato il Presidente OICE - e dalla qualità del progetto e del progettista e dal contestuale reindirizzo delle funzioni della Pubblica Amministrazione sulle fasi di programmazione e controllo. Il progetto e la direzione dei lavori devono essere esternalizzate, togliendo l'incentivo del 2% ai tecnici pubblici (da incentivare per la programmazione e il controllo). I progetti fatti all'interno della P.A. sono quelli più soggetti a varianti; basta andare a vedere chi aveva progettato le opere inutili travolte dalle recenti piene e alluvioni. Essenziale poi è arrivare all'appalto di lavori su un progetto esecutivo dettagliato: meglio spendere qualche mese in più sul progetto, piuttosto che anni in sede esecutiva fra varianti e riserve; quindi limitazione estrema dell'appalto integrato e ricorso all'appalto di sola esecuzione. Bisogna poi tornare a pagare il giusto i progetti limitando i ribassi attraverso serie analisi dei prezzi offerti e aprendo le offerte economiche soltanto se si è superata una soglia di punteggio tecnico. E' inoltre necessario premiare chi investe in qualità del servizio offerto, chi è in grado di presentare un rating e una reputazione migliore rispetto alle precedenti esperienze e ai propri modelli organizzativi. Infine - ha concluso l'ing. Patrizia Lotti - le risorse: i nostri dati ci dicono che in Italia si destina il 10,5% delle risorse all'ingegneria e all'architettura, a fronte del 24,6% in Francia, del 25% in Spagna e del 33% nel Regno Unito: bisogna colmare al più presto questo gap, oltre a quello delle dimensioni dei nostri progettisti, visto che nelle prime cento società di ingegneria europee non ce n'è neanche una italiana".

Tornando ai dati dell'osservatorio, rileviamo che sono sempre troppo alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a novembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2012 è al 35,7%, per le gare indette nel 2013 sale al 36,5%.

Nel mercato europeo dei servizi di ingegneria e architettura, per gare pubblicate nella gazzetta comunitaria, il numero delle gare italiane è passato dalle 291 dei primi undici mesi del 2013 alle 318 del 2014: +9,3%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un calo: -1,2%. Rispetto al totale delle gare pubblicate dai paesi europei il numero di quelle italiane rimane comunque molto modesto, solo il 2,4%. Si tratta di un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 33,7%, Germania 18,2%, Polonia 8,5%, Svezia 5,3%, Gran Bretagna 4,9%.

L'andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione), è in campo positivo: il valore messo in gara da gennaio a novembre del 2014 cresce infatti del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2013, il numero, al contrario, si riduce del 6,3%. Gli appalti integrati, considerati da soli, hanno un andamento opposto: crescono sia in numero, +11,6%, sia in valore, +26,0%. Il valore dei servizi di ingegneria e architettura compreso nei bandi per appalti integrati rilevati nel mese di novembre è stato di circa 16,2 milioni di euro.

Fonte: OICE
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