Fondi Europei e Appalti senza errori: la Guida per i RUP

E’ stata, recentemente, pubblicata in tutti i paesi dell’Unione la guida “Orientamenti per i funzionari responsabili degli appalti sugli errori più comuni da...

08/04/2016

E’ stata, recentemente, pubblicata in tutti i paesi dell’Unione la guida “Orientamenti per i funzionari responsabili degli appalti sugli errori più comuni da evitare nei progetti finanziati dai Fondi strutturali e d'investimento europei”, della Commissione europea, che risponderà alle vostre domande e vi aiuterà a trarre il massimo dagli investimenti UE. L’utilità della guida è quella di migliorare l'efficienza e la qualità degli appalti pubblici e di garantire il giusto valore ai contratti ma, anche, quella di trovare consigli su come pianificare, pubblicare e assegnare appalti evitando gli errori più comuni.

Lo scopo della guida è, in pratica quello di offrire un orientamento ai funzionari pubblici coinvolti nella gestione dei Fondi strutturali e di investimento europei, consentendo loro di evitare gli errori frequenti e di adottare le migliori pratiche per l'esecuzione delle procedure d'appalto. Pur non fornendo un'interpretazione giuridica delle direttive UE, il documento costituisce per i funzionari che si occupano di appalti un utile strumento che, grazie a consigli pratici, li guida nelle fasi in cui gli errori sono più frequenti e consente di gestire al meglio ogni situazione. Esso presenta inoltre una serie di buone pratiche, esempi concreti, spiegazioni su temi specifici, studi di casi e modelli. Per facilitare l'uso della guida sono infine stati inseriti punti di allerta ed elementi interattivi con link ai pertinenti testi legislativi e ad altri documenti utili.

La guida consta di due parti:

  • gli orientamenti, suddivisi nelle sei fasi della procedura di appalto pubblico, dalla pianificazione all'esecuzione dell'appalto, che evidenziano le questioni a cui prestare attenzione e i potenziali errori da evitare, con rimandi ad uno strumento più dettagliato;
  • lo strumentario, comprendente documenti di riferimento che affrontano argomenti specifici in modo più approfondito che illustrano esempi di buone prassi su cosa fare e cosa non fare nel ciclo dell'appalto.

Da un punto di vista pratico, la procedura di appalto può essere suddivisa nelle seguenti 6 fasi:

  • 1. Preparazione e pianificazione
  • 2. Pubblicazione
  • 3. Presentazione delle offerte e selezione degli offerenti
  • 4. Valutazione delle offerte
  • 5. Aggiudicazione dell'appalto
  • 6. Esecuzione del contratto di appalto.

Gli orientamenti accompagnano i funzionari responsabili degli appalti lungo le diverse fasi del processo, compresa la fase cruciale della pianificazione, evidenziando man mano le situazioni in cui vengono solitamente commessi errori e il modo in cui è possibile evitarli. Alla fine di ogni sezione è inserito un elenco degli errori più frequenti con alcuni esempi. Un link ipertestuale rimanda, nel caso esistano, a risorse supplementari fornite dallo strumentario o da altri documenti disponibili su Internet. Gli orientamenti riguardano gli appalti finanziati con fondi europei per l'approvvigionamento di lavori, forniture e servizi come stabilito dalla direttiva 2004/18/CE1. La direttiva, le soglie applicabili e le comunicazioni interpretative su argomenti specifici (come "Accordi quadro e appalti al di sotto delle soglie") possono essere consultate sul sito dell'Unione europea (vedi lo strumento 10).

L'obiettivo primario non è solo quello di garantire la regolarità e la trasparenza, ma anche migliorare l'efficienza e l'efficacia degli appalti pubblici guadagnando in termini di concorrenza leale e di qualità degli investimenti, a beneficio delle pubbliche amministrazioni, delle società coinvolte e dei beneficiari dei progetti.

La guida orientativa è uno degli elementi del piano d'azione in materia di appalti pubblici, nel quadro di una più ampia iniziativa lanciata dal commissario per la Politica regionale per aiutare gli Stati membri e le regioni a migliorare il loro modo di investire e di gestire i fondi della politica di coesione.

                                                                      

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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