Nuovo Codice dei contratti: Interrogazione sui ritardi dei provvedimenti attuativi

A causa dei ritardi accumulati sull’emanazione dei provvedimenti attuativi del nuovo Codice dei contratti non poteva mancare un’interrogazione parlamentare n...

26/10/2016

A causa dei ritardi accumulati sull’emanazione dei provvedimenti attuativi del nuovo Codice dei contratti non poteva mancare un’interrogazione parlamentare nei riguardi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. E’ stata presentata da Claudia Mannino e nel corso della seduta del 20 ottobre 2016 della VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei Deputati il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Umberto Del Basso De Caro ha risposto all’interrogazione a risposta immediata. L’interrogazione della Mannino chiedeva chiarimenti in merito alla mancata adozione dei provvedimenti attuativi della nuova disciplina degli appalti pubblici che condiziona il completamento del processo di riforma della disciplina degli appalti pubblici a causa della mancata adozione di oltre cinquanta provvedimenti attuativi (decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, decreti ministeriali, interministeriali ed atti dell'Autorità nazionale anticorruzione) previsti dal nuovo codice.

Nell’interrogazione è evidenziato che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti avrebbe dovuto regolamentare, ognuna con specifico decreto, le discipline relative:

  • alla programmazione delle acquisizioni delle stazioni appaltanti (articolo 21, comma 8);
  • ai requisiti di professionisti, società di ingegneria e loro consorzi (articolo 24, comma 2);
  • all'elenco delle opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica (articolo 89, comma 11);
  • alle linee guida per il direttore dei lavori e per il direttore dell'esecuzione (articolo 111, commi 1 e 2) per le quali, in parte, non esiste una disciplina transitoria;
  • alle modalità ed ai tempi di progressiva introduzione dell'obbligatorietà di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l'edilizia (BIM) (articolo 23, comma 13);
  • alle direttive generali per gli appalti della difesa di cui a decreto legislativo n. 208 del 2011 (articolo 159, comma 4);
  • agli indirizzi generali sulla pubblicazione dei bandi (articolo 73, comma 4);
  • all'albo dei responsabili e dei direttori dei lavori e dei collaudatori delle opere a general contractor (articolo 196, comma 4).

Nell’interrogazione è precisato, poi, che a sei mesi dalla data di entrata in vigore della nuova disciplina nessuno dei sopra citati decreti ha visto la luce e viene chiesto sulla base di quali specifiche motivazioni non si è ancora provveduto in ordine all'adozione dei sopra richiamati provvedimenti attuativi.

Il sottosegretario Del Basso ha risposto facendo un resoconto sullo stato di attuazione di alcuni dei provvedimenti indicati nell’interrogazione della Mannino ma non ha spiegato le motivazioni per le quali a distanza di sei mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti, il Ministero delle Infrastrutture non abbia provveduto all’emanazione dei provvedimenti indicati nell’interrogazione stessa.

La Mannino replicando alla risposta del sottosegretario Del Basso si è dichiarata insoddisfatta della risposta fornita rilevando che non sono state date indicazioni in merito ad alcune richieste avanzate in sede di illustrazione dell’interrogazione ed ha, anche, aggiunto che un buon Governo debba conoscere le proprie strutture e la durata dei processi amministrativi, in modo da definire scadenze congrue per l’emanazione dei provvedimenti attuativi e non disattendere gli impegni assunti. In conclusione, ha segnalato che sarà sua cura segnalare la situazione alla Commissione europea, in modo da verificare che ciò non possa determinare l’apertura di una procedura di infrazione che il Governo ha proprio inteso evitare con la nuova disciplina degli appalti.

Ci asteniamo da qualsiasi commento che ognuno di Voi può fare leggendo il testo dell’interrogazione e la risposta del sottosegretario.

A cura di Arch. Paolo Oreto

 

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