Anci-GSE: accordo strategico per sostenere efficientamento energetico dei comuni

20/02/2018

Sottoscriviamo un accordo importante perché consente ai Comuni di ricevere un finanziamento sul Conto Termico, alimentato dalle bollette, per un importo fino al 65 per cento di quello necessario all’efficientamento energetico di immobili di proprietà comunali”.

Queste le parole del Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e sindaco di Bari, Antonio Decaro, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del Protocollo d’Intesa che l’Anci ed il Gestore dei Servizi Energetici-GSE hanno firmato nella sede nazionale dell’Associazione, i cui contenuti ha illustrato insieme al Presidente del GSE, Francesco Sperandini.

Il Conto termico è la dimostrazione di come una misura ben concepita a livello centrale possa essere ben adoperata, a livello locale - ha aggiunto Decaro - È quindi non solo un successo, come attestato dai numeri, ma anche un modello di collaborazione che con questo protocollo intendiamo portare avanti”. Un modello che ha consentito negli ultimi anni molti interventi sui territori comunali e che è compatibile con altre linee di finanziamento europee e nazionali.

Per questo motivo - ha spiegato ancora il presidente Anci - abbiamo chiesto in Conferenza Unificata allo Stato ed alle Regioni di poter cofinanziare questo investimento, così da poter contribuire alla sostituzione del patrimonio di tanti piccoli Comuni che non possono permettersi interventi di efficientamento o di manutenzione straordinaria”.

L’intesa si svilupperà innanzitutto attraverso la promozione e l’attuazione del progetto GSE "Sostenibilità in Comune" avviato per supportare e sensibilizzare i Comuni nell’uso delle fonti rinnovabili e per lo sviluppo di progetti di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare esistente, della mobilità sostenibile e delle attività produttive. Tutto questo attivando un circolo virtuoso sul territorio in grado di contribuire alla creazione di reddito, all’aumento dei posti di lavoro e alla riduzione della bolletta energetica e della spesa dell’ente locale.

In particolare, con lo strumento del Conto Termico che mette a disposizione incentivi per 200 milioni di euro l’anno per interventi d’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico, il GSE dal 2013 ad oggi ha finanziato più di 1.700 progetti di riqualificazione in circa 800 Comuni italiani.

Tra le misure previste dall’intesa spiccano inoltre l’ottimizzazione della produzione degli impianti da fonti rinnovabili, già presenti sul territorio comunale mediante efficientamento ed ammodernamento. Ed il supporto alla pianificazione e realizzazione di sistemi di mobilità sostenibile anche attraverso l’introduzione di veicoli elettrici e/o alimentati a biometano. Importante anche la realizzazione di attività formative ed azioni di supporto rivolte agli amministratori e al personale dei Comuni sulle opportunità di finanziamento per la riqualificazione energetica, dando seguito al programma già realizzato finora in circa 300 Comuni.

Complessivamente, gli impianti a fonti rinnovabili e gli interventi di efficienza energetica incentivati dal GSE consentono annualmente un risparmio di 300.000 tonnellate equivalenti di petrolio e 790.000 tonnellate di gas a effetto serra. Il risparmio energetico si traduce anche in un alleggerimento della bolletta dei Comuni valutabile in circa 170 milioni di euro annui.

La Pubblica Amministrazione deve svolgere un ruolo esemplare nell’efficienza energetica" lo ha stabilito l’Europa e lo ha ribadito il Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, approvando il programma Prepac, gli ha fatto eco il Presidente del GSE, Francesco Sperandini. “Il GSE, anche attraverso i meccanismi di incentivazione come il Conto Termico, vuole mettere al centro di questo percorso virtuoso gli Enti di prossimità, dove i risultati derivanti dalle buone pratiche sono immediatamente visibili e percepibili sia nella dimensione ambientale sia in quella economico occupazionale - sottolinea Sperandini ringraziando l’Anci "per la firma di questo Protocollo d’Intesa, che costituisce un ulteriore strumento utile alla valorizzazione del ruolo dei Comuni quali attori strategici per lo sviluppo sostenibile del Paese”.

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