Appalti, Unionsoa a Di Maio: 'Revisione codice semplifichi vita a imprese e PA'

26/09/2018

Bene la revisione del Codice Appalti, ma solo se finalizzata a snellire le procedure, rilanciare gli investimenti e, soprattutto, semplificare la vita alle imprese e alla pubblica amministrazione”.

È quanto afferma Tiziana Carpinello, Presidente di UNIONSOA, l’Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione, la più importante realtà associativa del settore SOA, con riferimento a quanto dichiarato dal Vice Premier e Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, sulla possibile revisione del Codice Appalti.

Il primo aspetto sul quale è indispensabile concentrare l’attenzione - aggiunge Carpinello - è l’eliminazione delle autodichiarazioni che le imprese, ai sensi dell’Art. 80 del Codice, devono presentare alle SOA al fine di evitare aperture di procedimenti e contenziosi che rappresentano, in ogni caso, un costo ingente sia per le stesse imprese che per la pubblica amministrazione. Per farlo - sottolinea Carpinello – basterebbe applicare lo schema seguente: le SOA controllano i requisiti previsti dall’Art. 80 e, in caso di situazione ostativa, non procedono all’attestazione e l’impresa, di conseguenza, si attiverebbe per la risoluzione della problematica evitando un processo lungo e costoso. In questa prospettiva il mercato sarebbe perfettamente tutelato proprio grazie al diniego dell’attestazione necessaria per la partecipazione agli appalti pubblici. Tutto questo, naturalmente, è fattibile solo garantendo alle SOA la possibilità di accesso alle banche dati pubbliche, uno dei punti fondamentali per la semplificazione del settore oltre alla chiara individuazione di ruolo e responsabilità dei soggetti attivi nel sistema degli appalti, l’aggiornamento e la definizione di criteri di selezione sempre più aderenti alla realtà di impresa per garantire ai cittadini l’affidamento delle opere a soggetti effettivamente qualificati e, infine, la costituzione del fascicolo virtuale a disposizione di ANAC e della Stazioni Appaltanti”.

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