Beni culturali: chiesto concorso per 4377 unità nel prossimo triennio

13/09/2018

Questo Ministero sta collaborando attivamente con il Ministero della Funzione Pubblica per un piano straordinario volto al reclutamento del personale, dirigenziale e non”. Lo ha detto il ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli durante il question time oggi al Senato. “Nella programmazione del triennio 2019-2021 - ha continuato il ministro - abbiamo inoltrato al Ministero della Funzione Pubblica la richiesta di bandire un concorso per l’assunzione di un totale di 4377 unità, di cui 2943 di area II e 1434 di area III”.

Bonisoli ha spiegato i motivi della richiesta: “Ho già avuto modo di affrontare questo argomento nel corso della mia audizione sulle linee programmatiche del Ministero, tenutasi presso le Commissioni cultura di Camera e Senato in seduta congiunta”. Poi il dettaglio: oggi, il Ministero registra un deficit rispetto all’attuale pianta organica di 3.260 unità, di cui 23 dirigenti. Gli uffici del ministero hanno calcolato che nel triennio 2019-2021 il deficit di personale salirà a 4.431 unità (di cui 39 dirigenti) e che crescerà ancora di quasi 3500 unità nel triennio successivo, e si tratta “di una stima prudenziale”.

Ma, ha poi ricordato il ministro nell’Aula di Palazzo Madama, sono state già avviate procedure urgenti ”volte al reclutamento di personale dirigenziale. In particolare, nel mese di luglio, abbiamo richiesto al Ministero della Funzione Pubblica l’autorizzazione a bandire un concorso per la selezione di 5 dirigenti architetti e 4 dirigenti archeologi. Nel mese di agosto il Ministero ha inoltre chiesto di essere autorizzato a bandire concorsi per selezionare in totale 17 dirigenti tecnici (archivisti e amministrativi) e ad assumerne altri 9 (storici dell’arte) con scorrimento della graduatoria. Nella stessa ottica, abbiamo sottoscritto a luglio con le organizzazioni sindacali un accordo per l’espletamento di un concorso interno per il passaggio di aree del personale in servizio”.

Bonisoli ha così concluso: “È mia intenzione, al momento di indire i concorsi, individuare un ordine di priorità dei profili ritenuti più urgenti, sulla base delle indicazioni che ho raccolto in particolare dalle Soprintendenze, anche in una recente riunione svolta al Ministero con la presenza di tutti i Soprintendenti”.

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