Periti industriali a favore dell’accesso ai corsi di laurea senza restrizioni

05/09/2018

Il Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati dichiara la sua contrarietà  al numero chiuso per i corsi di laurea professionalizzante che partiranno ora in alcuni atenei e, come è noto, prevedono l’accesso limitato a 50 posti.

Per la categoria, infatti, è fondamentale che questa nuova offerta formativa, al pari di tutte le classi di laurea (in totale 14) che prevedono l’iscrizione all’albo anche dei periti industriali, non abbia restrizioni all’accesso, ma sia aperta a tutti coloro che siano interessati ad ottenere un titolo immediatamente spendibile nel mercato del lavoro.

L’ordine dei periti industriali, infatti, al contrario di quanto affermano alcune note diffuse dai sindacati degli studenti universitari non trae alcun vantaggio dal basso numero di laureati, anzi è proprio dalla loro presenza nelle file dell’albo che trae la linfa per il futuro della categoria.

Questo vale soprattutto per i percorsi di laurea professionalizzanti che il Cnpi ha contribuito a costruire da oltre due anni e che sono stati pensati per rispondere all’esigenza di formare quei tecnici che richiede il mercato -si parla di 2milioni di opportunità occupazionali per questi profili nei prossimi 10 anni- e che spesso non si trovano a causa di un sistema formativo inadeguato.

Diverso è il caso di alcuni ambiti professionali specifici come quello sanitario dove il numero degli iscritti ai corsi di laurea è programmato ogni anni tenendo conto di una serie di parametri fissati a livello europeo.

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