Contabilizzazione del calore: aggiornata la norma UNI 10200

29/10/2018

Il riscaldamento domestico è un aspetto fondamentale per il benessere di ogni famiglia, ma anche una delle voci di spesa più importanti, soprattutto nelle aree più fredde del Paese. Ecco perché visto il “peso” dell’argomento il CTI – Comitato Termotecnico Italiano ente federato UNI ha recentemente aggiornato la norma UNI 10200 a tema.

Questo documento stabilisce i criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale (riscaldamento), climatizzazione estiva (raffrescamento) ed acqua calda sanitaria (ACS) in edifici dotati di impianto centralizzato, provvisti o meno di dispositivi per la contabilizzazione (diretta o indiretta) dell’energia termica utile, distinguendo i consumi volontari delle singole unità immobiliari da tutti gli altri consumi.

Vengono definiti i metodi per la ripartizione delle spese in proporzione ai prelievi effettivamente registrati, così da incentivare la razionalizzazione dei consumi e il contenimento degli sprechi, pur salvaguardando il comfort abitativo, ed esplicitati i criteri di ripartizione della cosiddetta componente involontaria, dovuta alle dispersioni dell'impianto.

Nello specifico, la norma si applica agli impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva ed acqua calda sanitaria (provvisti o meno di dispositivi di contabilizzazione, caratterizzati da generatori singoli o multipli, alimentati da uno o più vettori energetici ed asserviti ad uno o più servizi), agli impianti di ventilazione centralizzati (dedicati alla sola movimentazione dell'aria, ad aria primaria o a tutt'aria) ed agli impianti a servizio di una pluralità di edifici (provvisti o meno di contatori di fornitura in ingresso ai singoli fabbricati).

Nelle appendici della UNI 10200 vengono fornite: una sintesi delle differenti soluzioni impiantistiche, una linea guida per la progettazione dei sistemi di contabilizzazione, le indicazioni in merito alla rendicontazione dei costi di climatizzazione invernale, estiva e acqua calda sanitaria con lo scopo di favorire la trasparenza nei confronti dell'utilizzatore finale dei servizi considerati dalla norma.

Per concludere, la norma è indirizzata ai progettisti, ai gestori del servizio di contabilizzazione, ai manutentori e utilizzatori degli impianti di climatizzazione nonché agli amministratori condominiali, quali soggetti preposti alla ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva ed acqua calda sanitaria.

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