Codice Appalti, Mario Occhiuto (Anci): 'Semplificare le procedure per sbloccare le opere nei comuni'

28/11/2018

La necessità è quella di procedere in tempi brevi alla riforma del codice degli appalti per sbloccare le opere pubbliche e liberarle da lungaggini burocratiche”. Ne è convinto il delegato Anci all’urbanistica e ai lavori pubblici di Anci e sindaco di Cosenza Mario Occhiuto intervenuto questa mattina, a Roma, al convegno “La riforma del codice appalti: un’autorità indipendente per le amministrazioni e le imprese” organizzato dall’Ugl - Unione generale del lavoro.

Anci - ha proseguito Occhiuto - ha proposto una serie di misure migliorative come la definizione di una regolamentazione più semplice per valorizzare le esperienze già in essere in più di mille stazioni appaltanti che coinvolgono circa 5mila comuni non capoluogo. Puntare su una programmazione e progettazione unica dei Comuni per sbloccare gli investimenti, ritornare all’appalto integrato, incentivare l’uso di piattaforme telematiche per rispondere ai criteri di trasparenza contrastando la corruzione”.

Occhiuto ha proseguito il suo intervento centrando l’attenzione anche su altre due importanti questioni: quella della necessità di ridurre i contenziosi tra appaltatore e stazioni appaltanti puntando sull’istituto del parere di pre-contenzioso dell’Anac (a cui va riconosciuto un valore vincolante) e il tema delle competenze e del personale nei piccoli comuni.

Nei piccoli comuni - ha concluso - manca il personale qualificato, pertanto va rivista la disciplina in materia di nomina dei Rup che dovrebbero poter essere scelti anche tra dipendenti non di ruolo e soggetti esterni alla pubblica amministrazione. L’auspicio è dunque che il governo recepisca quanto prima questo quadro di modifiche".

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