Dl Semplificazioni e Codice dei contratti: dietrofront sulla modifica del D.Lgs. n. 50/2016?

12/12/2018

Mentre siamo in attesa di conoscere la versione definitiva del decreto legge semplificazioni appena approvato dal Consiglio dei Ministri n. 32, circolano già le prime indiscrezioni sulla scelta del Governo di eliminare dal testo l'articolo che avrebbe apportato le prime modifiche più urgenti al D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti).

Fonti vicine a Palazzo Chigi sembrerebbero confermare le tensioni durante il CdM in riferimento proprio alle norme contenute all’articolo 17 rubricato "Norme in materia di semplificazione e accelerazione delle procedure negli appalti pubblici sotto soglia comunitaria", che avrebbero indotto il Governo a rimandare il tutto a data da destinarsi (ricordiamo che parallelamente si sta lavorando ad un ddl delega per la riscrittura del Codice).

Nel frattempo si mantiene critica la posizione dei costruttori italiani. "Attendiamo di vedere il testo definitivo del decreto legge sulle semplificazioni approvato poco fa dal Consiglio dei Ministri" ha commentato il Presidente Ance Gabriele Buia che ha anche continuato "ma se sarà confermato l’impianto finora emerso significherà che il Governo ha deciso di non adottare alcuna misura efficace per rilanciare l’economia a cominciare dallo snellimento delle procedure di spesa necessarie per sbloccare le opere pubbliche e mettere in sicurezza il Paese”. Questo avrà anche un impatto sugli obietti fissati dalla legge di Bilancio per il 2019 che difficilmente potranno essere raggiunti senza un cospicuo aumento degli investimenti pubblici.

E’ netto il giudizio del Presidente Ance sull’inefficacia dei provvedimenti di semplificazione amministrativa approvati oggi dal Governo. “Ci aspettavamo un segnale importante per far ripartire il Paese, che invece ancora una volta viene rimandato a data da destinarsi - spiega Buia - Non è così che possiamo convincere l’Europa, ma soprattutto non è così che possiamo far fronte alle necessità di un Paese che ha un gap infrastrutturale di 84 miliardi e che necessita di immediati interventi di messa in sicurezza e manutenzione del territorio”.

Ricordiamo che da mesi l'Ance chiede l'approvazione di un pacchetto di norme #sbloccacantieri con lo snellimento delle procedure di spesa e alcune modifiche urgenti al Codice appalti. “Si tratta di provvedimenti indispensabili che non possono più attendere e sui quali non sono ammissibili ripensamenti da parte del Governo”, che aveva anche annunciato misure a sostegno delle imprese in difficoltà: “non c’è nulla di tutto questo per ora nel decreto - conclude il Presidente Buia - Attendiamo ora risposte dal Vice Premier Salvini e dal Vice Premier Di Maio che negli incontri di questi giorni avevano assicurato il loro personale impegno per la crescita del settore necessario per la ripresa dell’economia nazionale”.

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