Ponte Morandi: considerare ipotesi ripristino, sarebbe la soluzione più rapida ed economica

03/12/2018

In occasione della consultazione di mercato sulla costruzione/ricostruzione del Ponte Morandi da parte della Struttura Commissariale, il Comitato Scientifico di Federbeton ribadisce la necessità di considerare tra le possibili alternative anche quella della “riparazione del ponte”. Questa ipotesi - affrontata dai membri del Comitato in un articolo pubblicato sul “Sole 24 ore” l’11 ottobre scorso - ha già registrato un notevole consenso tra gli esperti e gli operatori del settore.

La “riparazione”, intesa come operazione complessiva di ricostruzione del tratto crollato e eventuale adeguamento delle strutture in essere alle nuove esigenze, fornisce le medesime garanzie di sicurezza e di durata nel tempo di una costruzione nuova, con indubbi vantaggi: è senz’altro più conveniente sia dal punto di vista economico, sia in considerazione del tempo necessario per rimettere in funzione il sistema autostradale, facendosi preferire anche per la complessa gestione dei materiali provenienti dalla demolizione. Nell’ipotesi di una parziale ricostruzione, le strutture in calcestruzzo armato da demolire sarebbero molto contenute, con un conseguente contenimento dei costi complessivi.

Sebbene sia difficile pensare a un restauro filologico, alla luce delle nuove condizioni anche normative, riparare un’opera conosciuta in tutto il mondo e così rilevante per la storia dell'ingegneria strutturale italiana non sarebbe meno significativo, sul piano culturale e tecnico, di costruire un nuovo ponte altrettanto prestigioso.

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