Dighe, intesa sulla ripartizione risorse del Piano nazionale

03/07/2019

Via libera oggi all’intesa con Regioni, Anci e l’Upi che conclude il processo di concertazione, avviato lo scorso febbraio, per individuare gli indicatori di valutazione delle azioni e i criteri di ripartizione delle risorse ai fini della predisposizione degli ulteriori stralci del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico. Sarà un decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, di prossima firma, ad adottare il documento contenente appunto tali indicatori di valutazione e criteri di ripartizione delle risorse finanziarie, pari a 540 milioni di euro.

Frutto del lavoro del tavolo tecnico-politico tra amministrazioni dello Stato e Regioni, il documento prevede 13 parametri, di cui 10 quantitativi e 3 qualitativi, decisi di concerto tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i dicasteri di Ambiente, Agricoltura, Beni culturali e Economia e finanze, le Autorità di Distretto e l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Il sistema di valutazione permetterà di individuare, all’interno di ciascuno dei sette distretti, un novero di opere prioritarie finalizzate agli obiettivi del Piano nazionale, consistenti nella mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità e nel potenziamento delle infrastrutture idriche. Inoltre, gli indicatori saranno anche in grado di misurare la coerenza con la pianificazione di bacino e assicurare la sinergia tra misure dirette agli invasi e azioni di miglioramento della rete idropotabile.

I criteri di ripartizione delle risorse sono stati invece elaborati con lo scopo di assicurare a ciascun distretto, diversamente caratterizzato da fabbisogni idrici e quantità di opere in esercizio, risorse finanziarie con cui promuovere la realizzazione di interventi strategici nel settore dell’acqua.

Basati sia sulla domanda di risorsa idrica – che a sua volta tiene conto del consumo di acqua ripartito tra industria (21,30%), idropotabile (22,50%) e agricoltura (56,20%) – sia sulla domanda di infrastruttura idrica, calcolata sul numero di grandi dighe e sulla quantità di metri cubi di acqua invasata a scopo irriguo e potabile, i criteri suddivideranno i 540 milioni di euro tra le sette Autorità di distretto.

La decisione assunta in data odierna permette di procedere alla messa a punto definitiva del Piano nazionale che a breve verrà avviato dal Ministro Toninelli.

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