Bonus 600 euro: le condizioni di accesso per i liberi professionisti ai sensi dell'art.44 del #CuraItalia

04/04/2020

Riportiamo di seguito la mail inviata a tutti gli ingegneri italiani dal Presidente del CNI Armando Zambrano che riassume brevemente le condizioni di accesso al c.d. bonus 600 euro previsto dal Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020.

La condizioni di accesso al Bonus 600 euro

Caro Collega,

con la presente il Consiglio Nazionale degli Ingegneri vuole dare alcune informazioni circa il sussidio che, a partire dal 1° aprile fino al 30 aprile 2020, gli ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa, che si trovino entro determinate fasce di reddito, possono presentare presso Inarcassa on line per un contributo una tantum di 600 euro non tassati e che non faranno cumulo con il reddito del 2020.

La misura è stata introdotta con il Decreto Interministeriale del 28 marzo 2020, ed è un sostegno, seppure limitato, ai professionisti in difficoltà.

Si tratta di una misura fortemente voluta dal CNI, che insieme alle altre professioni ordinistiche, ha richiesto al Governo, che in un primo momento, con il D.L.18/2020, aveva escluso i professionisti ordinistici da questo tipo di sostegno.

Sono cosciente che si tratta di un intervento molto limitato, data la crisi in atto, e che agisce solo su una parte ridotta di professionisti in difficoltà. Il CNI si sta adoperando per estendere la platea di fruitori e di prolungare nel tempo questo aiuto. Soprattutto ci stiamo adoperando, insieme ad altri Consigli Nazionali, affinché il Governo vari misure più radicali e più efficaci, a cominciare da strumenti che garantiscano da subito liquidità finanziaria agli studi professionali e un alleggerimento fiscale che consenta di fronteggiare le difficoltà che abbiamo di fronte e che continueremo verosimilmente ad avere nei prossimi mesi.

E’ importante conoscere le condizioni di accesso al bonus. Esse vengono di seguito sintetizzate.

Chi può fare richiesta del bonus?

I professionisti che risultino iscritti ad Inarcassa alla data del 23 febbraio 2020 e che non siano percettori di pensione

A quali condizioni?

Il richiedente deve aver percepito un reddito complessivo nell’anno di imposta 2018 non superiore a 35mila euro
Oppure
Il richiedente deve aver percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro ed aver chiuso la partita Iva, o ridotto l’attività autonoma o libero-professionale di almeno il 33% nel primo trimestre 2020, rispetto allo stesso reddito del primo trimestre 2019, a causa dell’epidemia COVID-19.

L’Iscritto ad Inarcassa deve essere in regola con i versamenti previdenziali alla Cassa?

No. Non è un requisito che Inarcassa può chiedere e comunque non è un criterio per l’ottenimento del bonus

Occorre essere iscritti ad Inarcassa dal 2018?

No. si può essere iscritti anche dai primi mesi del 2020, l’importante è rientrare in una delle due fasce di reddito sopra indicate

Occorre dimostrare che nel 2018 si svolgeva lavoro autonomo?

No

Quali documenti occorre presentare

La domanda si inoltra tramite Inarcassa on line e consiste nella compilazione di una autodichiarazione relativa ai requisiti contributivi e reddituali. Va allegata copia della scansione del documento di identità e del codice fiscale

Dove si inoltra la domanda

Dal seguente link: https://www.inarcassa.it/idp/Authn/UserPassword

Dato l’elevato numero di richieste in alcuni momenti della giornata Inarcassa on line potrebbe subire dei rallentamenti.

© Riproduzione riservata