Caro materiali: per ASSISTAL è in arrivo uno tsunami economico sulle imprese

11/01/2022

Caro materiali e aumento costi energia: secondo ASSISTAL uno tsunami economico, senza sostegni adeguati, è pronto ad abbattersi sulle imprese. Lo afferma Angelo Carlini, presidente dell'Associazione imprenditoriale di categoria aderente a Confindustria, nel commentare le risorse messe a disposizione dal Governo.

Caro materiali: il decreto 

Con il decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili dell'11 novembre 2021 (cd. "Decreto Caro Materiali"), il Governo ha rinnovato, per il secondo semestre 2021, un fondo per l'adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione pari a 00 milioni di euro , destinati alle imprese del settore. Per ASSISTAL, tale misura non è sufficiente: “Prendiamo atto” – ha dichiarato Carlini – “che per il Governo, il problema è stato affrontato e risolto con il rinnovo del fondo compensativo da 100 milioni anche per il secondo semestre 2021, senza preoccuparsi del fatto che, oltre a risorse insufficienti, nel paniere finora considerato non sono presenti moltissimi materiali di uso comune nel mercato della costruzione degli impianti, dei servizi energetici e del facility management. Questo determina che moltissime imprese, a priori, non possono far fronte a nessuna forma di recupero".

Le richieste di ASSISTAL

L'associazione, che rappresenta le imprese specializzate nella progettazione, fornitura, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici, fornitura di Servizi di Efficienza Energetica (ESCo) e Facility Management, aveva chiesto stanziamenti più corposi e un’estensione del periodo di compensazione anche al secondo semestre del 2020.

Entrambe le misure non sono state accolte: Carlini conclude quindi specificando che "In questo contesto, le nostre imprese devono essere messe nella condizione di poter lavorare: non abbiamo bisogno di misure generiche, abbiamo bisogno di ristabilire l’equilibrio di mercato e recuperare i costi di materiali che gravano esclusivamente sulle aziende. Le richieste avanzate hanno l’obiettivo di dare ossigeno ad un settore che non può essere abbandonato al proprio destino dalle Istituzioni: dobbiamo garantire alle imprese di poter accedere alle gare e di iniziare o portare a termine i lavori. Solo così salveremo un intero settore, migliaia di posti di lavoro e centinaia di imprese che, altrimenti, chiuderanno i battenti".

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