Maxi bando per manutenzione strade Roma Capitale: la contestazione delle PMI

10/01/2022

Il maxi bando per la manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio stradale di Roma e delle altre province del Lazio penalizzerebbe le piccole e medie imprese, favorendo la formazione di aggregazioni innaturali per ptere dimostrare elevati requisiti di carattere economico.

Maxi bando manutenzione strade di Roma: la contestazione delle PMI

Lo affermano Confapi Lazio e Aniem Lazio, in rappresentanza delle Piccole e Medie Imprese operanti sul territorio regionale, contestando il bando pubblicato lo scorso 3 gennaio dalla Città Metropolitana di Roma per l’affidamento della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio stradale di Roma e delle altre province del Lazio.

Il bando, dal valore complessivo di 288 milioni per una durata di 4 anni, prevede prestazioni in cinque lotti, il primo dei quali relativo a Roma Capitale e ai relativi comuni, per un valore complessivo di 200 milioni.

Tabacchiera (Confapi): il maxi bando penalizza le piccole e medie imprese

Con una lettera inviata al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e ai vertici dell’Amministrazione capitolina, il Presidente di Confapi Lazio, Massimo Tabacchiera, evidenzia come una configurazione del genere risalta la volontà, senza alcuna motivazione tecnica ed economica, di accorpare interventi, di procedere a maxi appalti, di evitare gare che avrebbero consentito un coinvolgimento aperto e concorrenziale degli operatori economici.

Secondo Tabacchiera si assiste "A una distorsione patologica nel sistema degli appalti: anche negli importi che possono coinvolgere le piccole e medie imprese (sotto la soglia comunitaria) vengono indette procedure senza gara, accorpando, peraltro, interventi palesemente eterogenei tra loro”.

In questo modo si favoriscono "aggregazioni innaturali e improvvisate, nella ricerca esasperata di dimostrare elevati requisiti di carattere economico, non certo alla portata di imprese che, seppur altamente qualificate e specializzate, sono di limitate dimensioni finanziarie”.

Da qui la proposta di un dialogo con  le Istituzioni, finalizzato a riconsiderare i termini del bando e favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese.

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