Edilizia e bonus fiscali: chiarire le regole e programmare stagione post-bonus

09/03/2022

Nonostante le continue modifiche abbiano reso questa detrazione fiscale un puzzle da comporre a luce spenta, non si può dire che il superbonus 110% non sia servito per rilanciare il settore delle costruzioni.

Superbonus 110%: scadenze e dati dell'Agenzia delle Entrate e dell'Enea

Lo dimostrano ampliamente i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate sulle comunicazioni delle opzioni alternative e il recente Report pubblicato dall'Enea sulle asseverazioni relative agli interventi di superecobonus 110%.

Ma, come è risaputo, per le unifamiliari vige la scadenza del 31 dicembre 2022 ma solo se entro il 30 giugno 2022 si è arrivati a completare il 30% dell'intervento complessivo. Scadenza e paletto che già escludono parecchi interventi di superbonus 110%.

Ma oltre a questa scadenza, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato a tutto il 2022 il bonus facciate, ridotto al 60%, al 2025 con decalage dell'aliquota (110% fino al 2023, 70% nel 2024 e 65% nel 2025) il superbonus per condomini, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione, e fino al 2024 gli altri bonus ordinari.

Scadenze che impongono una seria riflessione sul futuro dell'edilizia e come programmarlo dopo la stagione dei bonus.

L'edilizia post bonus: tavola rotonda

Lo ha capito il deputato di Forze Italia, Erica Mazzetti, componente VIII Commissione, che ha programmato per domani giovedì 10 marzo a partire dalle ore 10:00 presso la Sala del Cenacolo (Palazzo Valdina) una tavola rotonda incentrata sul settore dell’edilizia, alla quale partecipano categorie economiche, ordini professionali, imprenditori e tecnici.

Bisogna iniziare a programmare adesso i prossimi anni che vedranno una riduzione dei bonus, ottimi incentivi per periodi straordinari, che hanno ridato ossigeno e dinamismo a tutta la filiera e all’economia reale, e nel frattempo, mentre ci avviamo già al decremento degli incentivi, dobbiamo risolvere i problemi che si presentano, come i rincari e la carenza di manodopera, per non parlare dei paletti introdotti dagli ultimi decreti come il blocco sulla cessione dei crediti, in parte rientrato, e le pene eccessive e inappropriate per i professionisti che asseverano- dichiara la Mazzetti - Il confronto con la filiera è stato sempre proficuo e mi ha permesso di fare proposte utili, per questo ho organizzato questa prima occasione di riflessione costruttiva, con l’obiettivo di accompagnare la filiera nei prossimi anni con provvedimenti mirati alle certezze e stabilità. Il settore edile è fondamentale per il Paese e va tutelato”.

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