Superbonus 110% e bonus edilizi: stop a modifiche in corso d'opera

03/03/2022

Si dovrà attendere il percorso di conversione in legge del D.L. n. 4/2022, all'interno del quale confluiranno i contenuti del recente D.L. n. 13/2022, prima di poter considerare stabile il quadro normativo relativo al superbonus 110%, agli altri bonus edilizi e al meccanismo di cessione del credito.

Le ultime modifiche

Ed è proprio sul meccanismo di cessione del credito che il Governo sta provando a trovare la quadra, prima con l'estensione dei controlli preventivi tramite il visto di conformità e l'asseverazione di congruità delle spese, poi con il potere di sospensione dei crediti sospetti da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Alle misure antifrode sono, però, seguite altre strette che hanno riguardato il meccanismo di cessione del credito (prima limitando ad una la cessione e poi estendendola a due) e l'attività della parte più debole nel processo dei bonus edilizi: i professionisti che a diverso titolo si occupano delle attestazioni e asseverazioni.

Sanzioni e assicurazione: le preoccupazioni di inarsind

Ma a preoccupare di più è un quadro normativo eccessivamente labile ed in continua evoluzione che ha già bloccato molti possibili interventi. E a sottolinearlo è anche Inarsind, l'Associazione di Intesa Sindacale degli Architetti e Ingegneri Liberi Professionisti Italiani, che in una nota inviata a tutti i Capigruppo di Camera e Senato ha evidenziato "La normativa relativa al Superbonus 110%, nel corso del tempo ha subito numerose modifiche: da maggio 2020 ad oggi tredici significative variazioni, operate attraverso Decreti legge, Leggi di conversione e Leggi di bilancio. L’Agenzia delle Entrate si è espressa in materia con 13 documenti tra provvedimenti e risoluzioni e ha risposto a 138 interpelli".

Nel documento inviato, Inarsind chiede che “in sede di conversione in Legge del Decreto, siano eliminate le forme di autentico accanimento nei confronti dei tecnici oggi previste e non certo a difesa di pratiche fraudolente, per le quali tuttavia le sanzioni non hanno paragone con altre analoghe già previste dal Codice, ma ad evitare che colpiscano il merito delle previsioni e delle scelte eminentemente tecniche operate”.

Inarsind si riferisce, in particolare, all'inasprimento delle sanzioni amministrative e penali a carico dei tecnici asseveratori e alle modifiche alla polizza professionale che dopo il D.L. n. 13/2022 dovrà essere dedicata per ogni singolo intervento “con conseguente aggravio dei costi – spiega Inarsind - a carico dei tecnici che, ad oggi, incontrano anche l’incertezza delle compagnie assicuratrici circa le caratteristiche da dare alla polizza”.

Prendendo atto di questo clima di incertezza e del recente blocco delle piattaforme di acquisto dei crediti fiscali dei alcuni dei principali istituti finanziari (Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti), Inarsind auspica almeno "che sia valutata almeno la possibilità di posticipare le imminenti scadenze del 30 giugno 2022 per gli edifici unifamiliari" ribadendo che "architetti e ingegneri liberi professionisti non intendono sottrarsi alle responsabilità che da sempre in ambito lavorativo sono chiamati ad assumersi, ma reclamano un quadro normativo definito e ordinato, che consenta loro di svolgere la professione in modo efficiente ed efficace e con un adeguato orizzonte temporale”.

Bonus edilizi e frodi fiscali: i rilievi alla Camera

Sull'argomento è intervenuta alla Camera la deputata Erica Mazzetti (Forza Italia) che ha sottolineato l'importanza dei bonus edilizi per il rilancio di un settore in crisi da oltre un decennio. Relativamente al Superbonus, la deputata Mazzetti ha parlato dell'ampio investimento da parte dello Stato "Bisogna aver chiaro che l’ampio investimento da parte dello Stato ritorna in termini di IVA, IRPEF, IRES e IRAP, per non parlare del piano occupazionale”.

Relativamente alle frodi fiscali intercettate nell'ambito dei bonus edilizi, la Mazzetti rimarca "Il Superbonus rappresenta una frazione esigua dei tentativi di frode, a dati dell’Agenzia delle Entrate il 3% e nonostante questo è finito al centro di una campagna fuorviante. Contrastare le frodi è corretto ma non con ulteriore burocrazia e cambiando sempre le norme in corsa, a danno di cittadini, imprese e professionisti. Grazie all’impegno nostro e degli operatori siamo riusciti a ottenere il limite delle tre cessioni qualificate, evitando il limite della sola cessione".

Ma il D.L. n. 13/2022 ha aperto un nuovo problema: le pene per i tecnici che asseverano i lavori. "Pene esagerate - rileva la deputata di Forza Italia - tra cui la carcerazione, che hanno l’unico effetto di bloccare la filiera”.

L’edilizia rischia un ulteriore blocco a causa dell’incertezza e per questo “sono necessari tempi maggiori, un’estensione oltre il limite temporale attuale per il completamento dei lavori più ampio, per compensare le incertezze e i ritardi che queste hanno causato”.

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