Decreto Bollette: dalla Camera via libera alla quarta cessione del credito

13/04/2022

Nella seduta di mercoledì 13 aprile la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge di conversione del decreto 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Il provvedimento passa ora all'esame dell'altro ramo del Parlamento.

Bonus edilizi: via libera alla quarta cessione

Nel testo del disegno di legge approvato alla Camera spicca l'inserimento dell'art. 29-bis che modifica nuovamente l’articolo 121 del Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio). Una nuova importante modifica nata sotto la spinta del sistema bancario che in molti casi ha messo un punto all'acquisto dei crediti fiscali maturati a seguito dei principali interventi di superbonus 110%.

L'articolo 29-bis modifica le lettere a) e b), art. 121 del Decreto Rilancio in modo da consentire dopo la prima cessione libera e le ulteriori due al sistema bancario, una ulteriore cessione riservata alle banche, in relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero delle possibili cessioni, ma esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano stipulato un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione.

Le modifiche all'art. 121 del Decreto Rilancio

Entrando nel dettaglio:

  • alla lettera a) viene aggiunto alla fine il seguente periodo: "alle banche, in relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero delle possibili cessioni sopra indicate, è consentita un’ulteriore cessione esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano stipulato un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione";
  • alla lettera b) sono aggiunte alla fine le seguenti parole: "alle banche, in relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero delle possibili cessioni sopra indicate, è consentita un’ulteriore cessione esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano stipulato un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione".

Queste disposizioni si applicheranno (Senato permettendo) alle comunicazioni della prima cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022.

© Riproduzione riservata