Superbonus 110%, tutti contro Draghi

05/05/2022

Le parole sul Superbonus del premier Mario Draghi a Strasburgo hanno lasciato il segno sulle forze politiche, che continuano a invocare modifiche risolutive, piuttosto che una bocciatura della misura agevolativa.

Le reazioni all’intervento di Draghi sul Superbonus

Come spiega l’on. Luca Sut, “Draghi ha scelto la sede sbagliata per contestare la misura che lui stesso ha prorogato appena due giorni fa. L'Europa considera il Superbonus una buona prassi da esportare, l'Ecofin ha approvato il PNRR che finanzia l'agevolazione e l'European Construction Sector Observatory, organo che effettua valutazioni comparative sul settore delle costruzioni nei Paesi membri, ha dato al bonus fiscale italiano ben 4 stelle su 5”.

Il deputato paragona l’apprezzamento europeo alla coesione che il Superbonus 110% riscuote in Italia tra le forze politiche, sociali e imprenditoriali che “hanno sempre sostenuto il Superbonus e i suoi benefici: basti pensare agli oltre 120mila posti di lavoro del 2021, cui si sommano le 44.207 attivazioni nette di contratti del gennaio 2022, alle 30mila nuove imprese edili nate in due anni o ai 4 miliardi di entrate fiscali attese in un decennio secondo le stime del Cresme”.

Il blocco cessioni causato dallo scetticismo del Governo

Lo scetticismo del Presidente del Consiglio sarebbe quindi una delle motivazioni per cui tante imprese che hanno maturato crediti a seguito di lavori per il Superbonus oggi non riescono a riscuoterli, a causa del blocco generato dai diversi interventi normativi: “Si sta affossando la misura simbolo della transizione ecologica. Peccato che a farne le spese siano migliaia di imprese messe alle strette dal blocco della cessione dei crediti e milioni di famiglie che invece, ricorrendo alla nostra agevolazione, possono efficientare la loro abitazione e risparmiare in bolletta”.

Conclude Sut: “ci auguriamo che il Governo intervenga con urgenza per rimediare, estendendo le possibilità di cessione dei crediti già nel testo del decreto Aiuti in via di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, altrimenti le imprese rischiano altri mesi di profonda crisi”. Tra le proposte, l’estensione della possibilità di cessione dei crediti ai correntisti degli istituti di credito cedenti anche nelle cessioni antecedenti alla quarta e l’introduzione del frazionamento delle cessioni.

© Riproduzione riservata