Sblocco crediti fiscali, al Senato il Decreto Semplificazioni

29/07/2022

Dopo il parere delle Commissioni I Affari Costituzionali, II Giustizia, III Affari Esteri, IV Difesa, VIII Ambiente, X Attività produttive, XI Lavoro, XII Affari sociali, XIV Politiche UE, quelle della Commissione parlamentare per le questioni regionali e del Comitato per la legislazione, lo scorso 27 luglio 2022 la Camera dei Deputati ha approvato e trasmesso al Senato il Disegno di legge di conversione in legge del Decreto-Legge 21 giugno 2022, n. 73 (Decreto Semplificazioni fiscali).

Lo sblocco dei crediti edilizi

La discussione al Senato sarà avviata il prossimo 2 agosto e, considerate le tempistiche (la conversione deve arrivare entro il 20 agosto 2022), è possibile affermare con ragionevole certezza che il testo approvato alla Camera non subirà ulteriori modifiche.

Sarà, dunque, confermato anche il nuovo articolo 40-bis (Modifiche alla disciplina dei crediti d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e di gas naturale e della cessione del credito d'imposta o dello sconto in fattura) che al suo interno contiene quella che potrebbe rappresentare la svolta per lo sblocco della cessione dei crediti edilizi.

Tra le altre cose, il nuovo art. 41-bis inserito alla Camera prevede l'abrogazione del comma 3 dell'art. 57 del Decreto Legge n. 50/2022 (Decreto Aiuti), in modo da eliminare la vigenza dei precedenti orizzonti temporali per l'applicazione delle regole per la cessione del credito.

Con la conferma di questo articolo, le Banche potranno acquistare qualsiasi credito fiscale presente in piattaforma cessioni dell'Agenzia delle Entrate, per poi rivenderlo ai loro clienti non consumatori.

Soluzione trovata?

Sarà questa la soluzione? Non è facile stabilirlo. Anche il Decreto Aiuti (nella sua versione non convertita) avrebbe dovuto produrre dei risultati che non sono arrivati (era stata prevista la possibilità per le banche di cedere i crediti ai clienti professionali privati). C'è da dire che questa modifica non è mai stata "recepita" dalle Banche proprio perché arrivava da un provvedimento d'urgenza (il Decreto Legge) che avrebbe dovuto essere convertito.

Nel caso dell'ultima (cessione ai clienti non consumatori), la modifica arriva da una legge di conversione che non appena arriverà in Gazzetta potrà considerarsi definitiva.

Resta l'incognita elezioni. In che modo le Banche avvieranno prodotti finanziari per la cessione del credito, in un contesto in cui non si sa bene come andranno le prossime elezioni e non si conosce il futuro Governo?

L'esperienza del 2022 ha, infatti, insegnato che benché sia una misura fiscale molto interessante, è sempre bene fare molta attenzione quando si parla di superbonus e cessione del credito.

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