Superbonus 110% e cessione del credito: 'È quasi un'istigazione al suicidio'

11/07/2022

"È incredibile che una misura nata con le migliori intenzioni, per migliorare la resa energetica degli immobili nel nostro Paese e nel contempo rilanciare il settore dell'edilizia, soprattutto con riguardo alle piccole e medie imprese, sia invece diventata una vera e propria mannaia verso questo settore e stia condannando alla morte economica, giuridica, sociale e, in qualche caso, forse anche fisica - perché è quasi un'istigazione al suicidio - centinaia di migliaia di imprenditori, di piccole e medie imprese che hanno avuto l'unica colpa di fidarsi dello Stato".

Parole dure ma non lontane dalla realtà sono quelle pronunciate lo scorso 7 luglio 2022 dal deputato Francesco Forciniti durante la discussione dell'ordine del giorno 9/03614-A/060 presentato da Andrea Colletti sull'annoso tema dei bonus edilizi, con particolare riguardo al superbonus 110%.

Parlando del bonus e degli impegni presi da professionisti e imprese, Forciniti ha affermato "Queste imprese hanno fatto investimenti, hanno avviato lavori, hanno preso commesse e hanno fatto anche assunzioni, magari, di personale dipendente, facendo affidamento su norme dello Stato che davano un certo valore a dei crediti. Dopo che li hanno presi nella loro pancia, a un certo punto lo Stato arriva a dire loro, da un giorno all'altro, che quegli stessi crediti potranno al massimo essere usati come carta igienica".

Quelle che pone il deputato del Gruppo Misto Alternativa Forciniti sono le domande che si sono poste imprenditori e professionisti: "In quale Paese civile può succedere che gli imprenditori che fanno affidamento sullo Stato si debbano trovare a un passo dalla riduzione sul lastrico, dalla morte e dal fallimento? È un Paese civile quello che cambia le carte in tavola e che truffa i propri piccoli imprenditori? Secondo me non può essere un Paese civile quello che tratta così i piccoli e medi imprenditori".

Andando sul superbonus Forciniti afferma "Se vi fa così tanto schifo questo superbonus - sappiamo che il Governo Draghi è il Governo dell'austerità e della macelleria sociale, è il Governo del taglio alla spesa pubblica - chiudetelo dall'anno prossimo, fra sei mesi o per il futuro ma, almeno, salviamo la vita a quelle imprese che hanno acquisito crediti facendo affidamento su leggi dello Stato e poi si sono ritrovate con le carte in tavola totalmente scombinate. Non è possibile sfruttare ogni cosa in questo Paese per massacrare la piccola e media impresa".

A questo punto Forciniti passa alle accuse "C'è un piano e un disegno economico. Io vedo anche una coerenza in quello che sta facendo Draghi in questo Paese. Già da governatore della BCE lo diceva, nel 2015. Se andate a prendere le dichiarazioni di Draghi del 2015, vi accorgerete che diceva che questo Paese non va bene ci sono troppe piccole e medie imprese. Tutto allora diventa una scusa per massacrare e macellare la piccola e media impresa: che siano il COVID, il green pass e le restrizioni, che hanno ammazzato la piccola e media impresa e il turismo italiano, o che sia la guerra, con l'inflazione e i prossimi razionalmente energetici. In questo modo, massacriamo i piccoli imprenditori. Anche il superbonus viene utilizzato, paradossalmente, per eterogenesi dei fini, per ottenere l'effetto opposto, non per risollevare un settore della piccola e media impresa edilizia, non per efficientare i nostri immobili ma, addirittura, per uccidere tante piccole e medie imprese, magari lasciando campo libero alle grandi".

"Il Governo fa ridere - continua Forciniti - nel momento in cui ci dice che accoglie come raccomandazione l'impegno a sbloccare la cessione dei crediti. Ma quale raccomandazione! Voi dovreste sentirlo come impegno sacro e solenne quello di salvare gli imprenditori che state uccidendo, con la confusione che state creando. Avete ucciso il superbonus, con la confusione che avete creato e con questi cambi di norma ogni due mesi ma, almeno, salviamo quelli che hanno i crediti in pancia e che li hanno acquisiti pensando che quei crediti avessero un valore".

"Non è un Paese civile quello che cambia così le carte in tavola ai propri piccoli imprenditori - afferma Forciniti - Lo dico anche a chi di questo superbonus ha fatto una battaglia, una bandiera identitaria, cioè il Movimento 5 Stelle che ci ha tenuti tre giorni appesi qui in Aula, sospesi nel vuoto, in attesa di questo incontro fra Draghi e Conte. Dopo tre giorni di nulla, arriva la fiducia e si tirano i remi in barca e ci si arrende rispetto a ogni richiesta iniziale. State voltando le spalle a tutti gli imprenditori edilizi del superbonus ai quali avete promesso che vi sareste impegnati. A un certo punto, vi siete arresi, vi state arrendendo per amore non so di cosa. A questo punto, tenere in piedi questo carrozzone di Governo dell'impoverimento non fa bene né a voi, né al popolo italiano e neanche al Governo stesso, perché si stanno ammalando. Lo si vede nel loro viso che si stanno ammalando. Questo stillicidio ormai non serve più a nessuno, non giova più a nessuno. Stacchiamo questa spina, staccate questa spina e lasciamo libero questo Paese di autodeterminarsi. Via i banchieri, andassero a fare i banchieri! Riappropriamoci del nostro ruolo di politici, la politica deve tornare a decidere la linea in questo Paese! Mandiamoli a casa, mandateli a casa voi che avete i numeri per metterli almeno in difficoltà. Altrimenti, vi prego, se non volete farlo, tacete e risparmiateci i vostri ipocriti piagnistei, quando poi gli votate qualsiasi cosa qui in Aula".

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