Superbonus 110%, le reazioni del Senato alle dichiarazioni di Draghi

20/07/2022

Alle comunicazioni rese dal Presidente del Consiglio Mario Draghi è seguita stamattina la discussione del Senato, a cui seguirà una replica prima di passare al voto.

Superbonus 110%: la discussione al Senato

Hanno fatto discutere le dichiarazioni del Presidente del Consiglio che, senza mai citare il superbonus 110%, ha affermato "Per quanto riguarda le misure per l’efficientamento energetico e più in generale i bonus per l’edilizia intendiamo affrontare le criticità nella cessione dei crediti fiscali, ma al contempo ridurre la generosità dei contributi".

In cui sembrerebbe emergere per la prima volta una volontà del Governo per risolvere il problema del blocco dei crediti edilizi che sta mortificando il lavoro di imprese e professionisti, ma anche la decisione di ridurre un'aliquota fiscale ritenuta troppo generosa.

Alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio ne è seguita una discussione in cui il superbonus è stato affrontato da 4 senatori.

Elio Lannuti (UpC-CAL-Alt-PC-AI-Pr.SMART-IdV)

Secondo Elio Lannuti (UpC-CAL-Alt-PC-AI-Pr.SMART-IdV), rivolgendosi al Presidente Draghi "era ben nota la sua contrarietà al superbonus al 110 per cento, una misura che invece ha rilanciato il settore delle costruzioni, l'occupazione e l'intera economia".

Andrea De Bertoldi (FdI)

Andrea De Bertoldi (FdI), che di mestiere fa il commercialista, ha affermato "Oggi ha fatto un elenco di emergenze: ha parlato dei problemi del Paese, che tutti conosciamo e che soprattutto, mi creda, conoscono gli italiani, i pensionati che non arrivano a fine mese, coloro che vedono le bollette raddoppiate, i lavoratori di quelle imprese che, grazie al pasticcio che avete fatto sul superbonus, sono a casa senza stipendio. Ci sono 60.000 imprese che stanno fallendo; al Ministero dello sviluppo economico (MISE) sono 170 i tavoli di crisi e gli unici risolti mi pare siano quelli veneti, risolti dalla nostra assessora Donazzan, grazie all'impegno di chi crede davvero nel lavoro e nella politica".

Barbara Lezzi (UpC-CAL-Alt-PC-AI-Pr.SMART-IdV)

Barbara Lezzi (UpC-CAL-Alt-PC-AI-Pr.SMART-IdV) ha affermato "Voglio ricordare poi gli attacchi al superbonus. Voi che avete prodotto ben undici modifiche, adesso dite che volete aprire un tavolo tecnico? Avete messo in ginocchio migliaia di imprese e di famiglie che avevano avviato i lavori. Avete messo in ginocchio un intero comparto, che ha portato - anche quello - alla crescita e dopo undici modifiche non siete stati in grado di migliorarlo? Avete combinato soltanto caos su caos, ogni mese una modifica; eppure quella è la stabilità che serve all'economia, ai comparti che lavorano e hanno bisogno della stabilità e della serietà delle regole e non queste pagliacciate infinite con Draghi che accusa i promotori di questa legge di essere stati gli autori della più grande truffa della Storia d'Italia, quando invece voi avete prodotto la riforma Cartabia, che ieri il procuratore Gratteri ha detto che risponde agli auspici del papello di Riina".

Ettore Antonio Licheri (M5S)

Ettore Antonio Licheri (M5S) ha affermato "Ero presente, però, anche durante le consultazioni e so bene che questo Governo è nato con due obiettivi: superare l'acme dell'epidemia e mettere a terra il PNRR. Purtroppo, però, la realtà oggi ci consegna uno scenario diverso. Oggi INPS e Istat ci offrono un quadro terribile, cioè quello di un Paese che è sull'orlo del baratro e non possiamo non chiederle un cambio di passo, non possiamo non osservare come davanti a questa emergenza di cui lei stesso ha parlato stamattina occorrono delle azioni e delle misure concrete. Davanti a quelle 40.000 aziende che in questo momento non posso pagare gli stipendi dei dipendenti perché è stata bloccata loro la cessione dei crediti fiscali, cosa rispondiamo oggi? Non possiamo dire oggi, come dice lei, che affronteremo il problema del superbonus con un tavolo, perché noi non siamo politici di professione, ma sappiamo che quando non si hanno le idee chiare su qualcosa si parla di aprire un tavolo per affrontare la questione. Ma quelle persone stanno aspettando di capire se per lei il problema è la cessione dei crediti fiscali. Qui stiamo cercando di capire se il superbonus lo si frena perché è una misura dei Cinque Stelle, mentre si accampa la scusa di presunte frodi dell'1 per cento o altro. Stiamo cercando di capire se i complimenti che ci ha fatto la Commissione europea sono complimenti sinceri e se è questa la strada che dobbiamo percorrere per inseguire i moltiplicatori economici, come Nomisma ha detto solo quattro giorni fa".

© Riproduzione riservata