Superbonus 110%: lettera di risposta all'arch. Menichini

11/07/2022

Alla lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi scritta dall’arch. Daniele Menichini, abbiamo pubblicato la nuova lettera indirizzata al Ministro della Transizione Ecologica dell'ing. Massimo Domenichini. Dopo queste, riportiamo di seguito le riflessioni inviate alla nostra redazione dall'ing. Roberto Luigi Lodovico Lanza

Superbonus 110%: nuova riflessione

Buongiorno vorrei approfittare della lettera di cui all'oggetto, della quale condivido in toto tutti i contenuti e da questa partire per quanto segue.

Oltre alle valutazioni di ordine economico-finanziario e delle conseguenze derivanti, sulle quali si è già espresso l'arch. Menichini, io vorrei evidenziare altri aspetti legati alla legge che regolamenta i bonus del 110%.

Premetto che (sono nato nel 1958)  da quando ho capacità di valutazione, non ho memoria di provvedimenti di questo tipo, ovvero di interventi che hanno quale scopo primario quello di mettere in sicurezza il patrimonio edilizio PRIMA che si verifichino eventi disastrosi con danni gravissimi agli edifici e con numeri molto pesanti in termini di vittime.  Ho purtroppo assistito a parecchi terremoti in varie parti d'Italia nel corso dei vari decenni, e mai una volta ho sentito un politico (a prescindere dalla propria collocazione ideologica), fare un discorso "fuori dal coro". Normalmente le dichiarazioni sono sempre state del tipo: "Non dovrà più accadere..." fatto salvo che poi dopo un decennio o poco più, al terremoto successivo la situazione della messa in sicurezza degli edifici era più o meno la stessa dell'evento precedente.  Ho visto sempre interventi volti ad inseguire, mai a prevenire! Sappiamo bene che intervenire prima significa sempre un risparmio di risorse economiche molto importante, oltre che evitare morti inutili anche per sismi di moderata entità. Certo intervenire prima significa avere il coraggio di fornire agli Italiani uno strumento operativo che consenta a tutti (e soprattutto a quelli che non avrebbero altrimenti le risorse economiche) di poter finalmente realizzare quegli interventi di consolidamento strutturale che piano piano portino ad avere una situazione di case con veri requisiti antisismici.  Coraggio perché, come i tanti interventi  di politici e giornalisti, contro il famoso bonus 110 % stanno a dimostrare, è molto più facile criticare e dire di no, rispetto ad esporsi con proposte che per una volta aiutano davvero tutti gli Italiani ad attuare interventi di consolidamento sismico sui propri edifici. 

Equivalenti considerazioni si possono fare anche sull'Ecobonus 110%, visto che in questo caso avere edifici ad impatto ambientale molto ridotto e con consumi molte volte pari a zero o quasi, significa procedere lungo la direttrice che tutti vedono necessaria della riduzione delle emissioni di gas serra, sapendo bene che le abitazioni attuali sono mediamente molto energivore con conseguenti necessità di consumi di metano o altre sostanze ad elevato impatto ambientale.  In entrambi  i casi la legge che da circa 2 anni consente di usufruire di uno strumento efficace ed efficiente per raggiungere gli scopi sopra indicati, è bersaglio continuo di critiche e di modifiche che spesso rendono il percorso, per chi ha il coraggio di intraprenderlo, davvero molto difficile.  Io lo sto provando sulla mia pelle, visto che dando fiducia a tale legge, ho deciso di acquistare una casa da ristrutturare completamente sia con Sisma sia con Ecobonus 110%, certo che la durata di tale legge fosse tale da assicurare nel tempo un progressivo accesso agli incentivi potendo ovviamente contare sulla modalità della cessione del credito alle banche.  Purtroppo ora così non è più e le banche che prima elargivano i crediti senza problemi, adesso si sono bloccate, bloccando di fatto l'intero meccanismo che da febbraio 2022 è in pratica semiparalizzato.  Comprendo benissimo le ragioni del Governo italiano che si è trovato a fronteggiare truffe vergognose, ma non può essere che i cittadini onesti quale io sono (e come me moltissimi altri!), si vedano sfumare dalle mani un'occasione su cui avevano investito i loro risparmi solo e perché bisogna evitare altre truffe.  Chi truffa è un ladro e con tale termine va indicato, tra l'altro rubando allo Stato, ruba risorse a tutti noi! 

In pratica vorrei auspicare (sempre che tale lettera arrivi al Signor Primo Ministro) che il tanto vituperato 110%, venga una volta per tutte definito con una normativa chiara e il più possibile snella (i percorsi farraginosi hanno sempre favorito i disonesti) e che venga riconfermato anche sul prossimo esercizio finanziario dello Stato, concedendo quindi agli Italiani di effettuare sempre più interventi che vadano nella direzione di prevenire, sia per i sismi, sia per l'efficientamento energetico, entrambi temi che mai prima d'ora avevano goduto di provvedimenti veramente validi per tutti, soprattutto per quei cittadini che le risorse finanziarie per effettuare quanto necessario, non le hanno e non le potranno avere mai se non con tali Leggi.

Insomma in conclusione: per una volta che il nostro governo si è distinto per una legge coraggiosa e valida, abbia il coraggio di prorogarne la durata, evitando che un'idea nata in Italia venga adottata dagli altri Stati Europei, mentre noi "passiamo la mano"!

Grazie
ing. Roberto Luigi  Lodovico Lanza

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