Superbonus 110%: via libera alla cessione del credito ai correntisti delle banche

01/07/2022

Statene certi, la conversione in legge del Decreto Legge n. 50/2020 (Decreto Aiuti) non sarà una passeggiata ed entro il 16 luglio 2022 (data ultima per la conversione) potrebbe accadere di tutto.

Superbonus 110%: via libera alla cessione ai correntisti delle Banche

La certezza è che nessuna proroga sarà prevista per il superbonus 110% ma qualcosa sarà studiato per riaprire il mercato dei crediti fiscali, ancora ingessato dopo le modifiche del Decreto Aiuti che avevano concesso alla banche la cessione ai clienti professionali privati.

Ad anticiparlo è il senatore del Movimento 5 Stelle, Agostino Santillo, che tramite la sua pagina social fa sapere: "Sul Superbonus, dopo una trattativa notturna in commissione alla Camera, è stata introdotta la possibilità di cedere i relativi crediti d’imposta a tutti i correntisti delle banche, purché non consumatori, ovvero non persone fisiche. Le banche e le società appartenenti ai gruppi bancari, quindi, potranno cedere sempre i crediti d’imposta derivanti dai bonus edilizi, superbonus compreso, a soggetti non rientranti nella definizione di consumatori o utenti “retail”, che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la stessa banca cedente, ovvero la banca capogruppo".

Superbonus 110%: effetto transitorio per le cessioni già comunicate

Secondo il senatore dei 5 stelle si tratterebbe di "un passo avanti, rispetto all’attuale previsione che limitava la possibilità per le banche di cedere ai soli clienti “professionali”. La novità approvata in Commissione si estende anche a chi ha comunicato la cessione del credito fiscale o lo sconto all'Agenzia prima dell'entrata in vigore della legge di conversione che conterrà questa modifica".

E questa potrebbe essere la vera novità, visto che tutte le modifiche fino ad ora apportate al meccanismo di cessione del credito hanno generato dei mini-periodi di entrata in vigore e successiva modifica che hanno confuso imprese, professionisti, banche e possibili acquirenti.

"Tutto questo - rileva Santillo - va nella direzione auspicata dal MoVimento 5 Stelle ma non ci basta. C'è bisogno dello sblocco totale dei crediti e che anche le società controllate dallo Stato, come Poste e Cassa Depositi e Prestiti, ricomincino immediatamente a riacquistare i crediti derivanti dallo sconto in fattura. In più continueremo a chiedere l’esonero dalla responsabilità solidale del cessionario".

"Nella notte - conclude il senatore dei 5 stelle - è stato conseguito un risultato positivo verso l’allargamento della circolazione dei crediti fiscali, ma per ripristinare una vera cedibilità plurima dei crediti, e proteggere migliaia di imprese e posti di lavoro, servono altri due passi avanti. Il Ministero dell’economia deve compierli senza esitazioni per scongiurare pericoli di fallimenti e perdita di posti di lavoro, già denunciati da molte associazioni d’impresa".

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