Superbonus 110% e cessione dei bonus edilizi: intesa raggiunta sulla responsabilità solidale

13/09/2022

Vicini al gong di fine legislatura, Parlamento e Governo dovrebbero aver trovato una quadra al problema del blocco dei crediti edilizi. Un problema che, diversamente dai precedenti, non nasce da una modifica normativa ma da una interpretazione molto estensiva da parte dell'Agenzia delle Entrate circa la responsabilità solidale e il concorso nella violazione relativo alla cessione dei bonus edilizi, superbonus in testa.

L'emendamento risolutivo del Governo

Dopo la seduta congiunta delle Commissioni 6ª (Finanze e Tesoro) e 5ª (Bilancio) per l’esame degli emendamenti al disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 115/2022 (Decreto Aiuti-bis), filtra soddisfazione tra i vari parlamentari (tutti pronti a prendersi il merito del risultato).

Bocciati tutti gli emendamenti presentati, sembrerebbe che l'intesa riguardi l'emendamento del Governo che prevede un intervento sulla responsabilità solidale differenziato tra:

  • superbonus 110%;
  • i bonus edilizi di cui all'art. 121, comma 2 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) che utilizzano il meccanismo della cessione del credito.

Il punto cruciale

Ciò su cui si è ampiamente dibattuto riguarda le misure antifrode introdotte sui bonus edilizi diversi dal superbonus, solo con il Decreto Legge n. 157/2021 (Decreto antifrode). Ricordiamo, infatti, che prima dell'entrata in vigore di questo provvedimento (poi abrogato e ripreso in Legge di Bilancio 2022), diversamente dal superbonus, tutti gli altri bonus edilizi potevano utilizzare il meccanismo di cessione senza asseverazione di congruità delle spese sostenute e visto di conformità.

Con il Decreto-legge 11 novembre 2021, n. 157 recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche" sono arrivate le strette sulla cessione di tutti i crediti edilizi, in vigore dal 12 novembre 2021.

Il 12 novembre 2021

Con le prossime modifiche apportate dalla legge di conversione del Decreto Aiuti-bis, la responsabilità solidale sarà eliminata completamente per gli interventi di superbonus che prevedevano già i due meccanismi di controllo (asseverazione di congruità delle spese e visto di conformità), mentre per tutti gli altri bonus:

  • sarà eliminata per le cessioni comunicate a partire dal 12 novembre 2021;
  • sarà eliminata per le cessioni comunicate prima del 12 novembre 2021, asseverate da un tecnico circa la veridicità dei dati (aspetto ancora da chiarire).

Resta fermo che in caso di dolo o colpa grave, anche i cessionari ne risponderanno. A breve la discussione in aula al Senato che dovrebbe confermare i suddetti contenuti.

Le dichiarazioni di Agostino Santillo (M5S)

"Sul Superbonus non abbiamo ceduto di un millimetro e alla fine, grazie al rifiuto di ritirare i nostri emendamenti al DL Aiuti bis, tra gli attacchi e le speculazioni degli altri partiti, abbiamo raggiunto un importante traguardo - lo afferma Agostino Santillo, deputato del M5S".

Come informato dal deputato Santillo "Oggi il Mef ha effettuato una riformulazione che va nella direzione per la quale ci stiamo battendo:

  • abolizione della responsabilità solidale per qualsiasi cessionario nel caso di superbonus;
  • abolizione della responsabilità solidale dei cessionari nel caso di crediti legati ad altri bonus edilizi generati dopo il decreto antifrode;
  • abolizione della responsabilità solidale per i cessionari dei crediti legati agli altri bonus edilizi anche precedenti al decreto antifrode, a patto che ci sia un’asseverazione.

Resta ferma in ogni caso la responsabilità dei cessionari per dolo o colpa grave".

"Questo significa -rileva Santillo - compiere un passo avanti fondamentale verso lo sblocco dei crediti fiscali che salverebbe decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori. Senza la nostra determinazione questo passaggio importantissimo non ci sarebbe mai stato, ve lo assicuro. Ci siamo scontrati con il menefreghismo degli altri partiti, totalmente proiettati in campagna elettorale, ma anche con l’inerzia totale del Mef".

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