Legge di Bilancio 2023, approvato il DDL

22/11/2022

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025 e l’aggiornamento del Documento programmatico di bilancio (DPB). L’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio in 35 miliardi di euro.

Legge di Bilancio 2023: il Governo approva il Disegno di Legge

Come riportato nel comunicato del Consiglio dei Ministri, la manovra viene definita come “approccio prudente e realista che tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica”.

Gran parte delle risorse sono destinate a interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione. Le risorse rimanenti sono state stanziate a favore di:

  • riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti;
  • aumento dell’assegno unico per le famiglie;
  • agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza;
  • proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani;
  • estensione della flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva;
  • aliquota al 5% per la tassazione ai premi dei dipendenti.

Legge di Bilancio 2023: le misure contro il caro energia

Ammontano a 21 miliardi le risorse destinate al contrasto del caro energia nei primi 3 mesi del 2023, con l’eliminazione di alcuni oneri dalle bollette e il rifinanziamento fino al 30 marzo 2023 del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Per bar, ristoranti ed esercizi commerciali l’aliquota del credito passerà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. 

Riduzione della pressione fiscale per le imprese

Tra le misure di detassazione per le imprese, è prevista un’aliquota ridotta al 5% per premi di produttività ai dipendenti fino a 3.000 euro, oltre all’agevolazione di assunzioni a tempo indeterminato, con contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza.

Introdotta una flat tax incrementale al 15% per lavoratori autonomi, con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.

Infine, è stato rifinanziato il fondo PMI per 1 miliardo per il 2023, a garanzia di tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro); prorogato anche il bonus Ipo (credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa).

Misure a sostegno delle famiglie

Si confermano per il 2023 le agevolazioni per l'acquisto della prima casa per i giovani under 36; verrà innalzato da 1.000 a 5.000 euro il tetto al contante e si alza da 12mila a 15mila la soglia ISEE per accedere al bonus bollette.

Cresce del 50% l'importo destinato all'assegno unico, incrementato di un ulteriore 50% nel caso si famiglie con 3 o più figli e viene confermato l'assegno per disabili. Infine viene rimodulato il meccanismo del reddito di cittadinanza: limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili, con un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua.

© Riproduzione riservata