Superbonus: CILAS al 31 dicembre 2022 e crediti sempre legittimi

08/12/2022

Il percorso sarà lungo e tortuoso come i tanti emendamenti presentati (133) all’art. 9 del disegno di legge di conversione del Decreto Legge n. 176/2022 (Decreto Aiuti-quater) in materia di superbonus e cessione del credito.

I problemi da risolvere sono tanti ma al momento sembra che il Senato si voglia concentrare su due criticità:

  • la formulazione dell’art. 9, comma 2 del Decreto Aiuti-quater, relativo all’eccezione per i condomini per l’utilizzo del superbonus con aliquota al 110% anche sulle spese sostenute nel 2023;
  • lo sblocco dei crediti edilizi.

Superbonus 110% e condomini: CILAS al 31 dicembre 2022

Relativamente al primo punto, il Governo è al lavoro per la presentazione di un emendamento che provvederebbe a spostare la data della CILAS e dei titoli edilizi eventualmente necessari dal 25 novembre al 31 dicembre 2022, mantenendo però la delibera condominiale al 25 novembre 2022.

Se fosse confermata questa indiscrezione, la nuova versione del comma 2 diventerebbe la seguente:

2. Le disposizioni di cui al comma 1, lettera a), numero 1), non si applicano:
a) agli interventi per i quali, alla data del 31 dicembre 2022, risulti effettuata, ai sensi dell’articolo 119, comma 13-ter, del citato decreto-legge n. 34 del 2020, la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) e, in caso di interventi su edifici condominiali, all’ulteriore condizione che la delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata in data antecedente al 25 novembre 2022;
b) agli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per i quali alla medesima data del 25 novembre 2022, risulti presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo.

Non sarebbe male una sostituzione anche delle parole “alla data del 31 dicembre 2022” con “entro il 31 dicembre 2022” erisulti effettuata” con “risulti presentata”. Questo senza considerare che una proroga della CILAS al 31 dicembre 2022 con un provvedimento che verrebbe pubblicato solo a metà gennaio 2023, servirebbe davvero a poco.

Lo sblocco dei crediti edilizi

Relativamente allo sblocco dei crediti rimasti incagliati sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, si lavora ad un pacchetto di emendamenti. Tra questi una proposta del Senatore di Forza Italia Claudio Lotito che vorrebbe considerare i crediti "come attribuiti al fornitore che ha applicato lo sconto sul corrispettivo e ai cessionari a titolo originario ed indipendentemente dalla spettanza della detrazione di imposta a favore del relativo beneficiario". In questo modo il credito si svincolerebbe dai presupposti che lo generano e verrebbero sempre considerati “come esistenti, pienamente spettanti e legittimamente compensabili da parte del fornitore e dei cessionari".

Secondo Lotito, resterebbe "Ferma restando la responsabilità dei cessionari per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto, la mancata sussistenza anche parziale dei requisiti che danno diritto alla spettanza del credito d'imposta non comporta la perdita del diritto di utilizzazione del credito d'imposta in capo ai soggetti cessionari".

Emendamento interessante ma che andrebbe valutato alla luce della recente giurisprudenza di Cassazione per il quale il diritto alla detrazione seguirebbe sempre i successivi cessionari. Cosicché nel caso di crediti inesistenti le problematiche investirebbero sempre anche il cessionario anche incolpevole.

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