Santillo (M5S): dopo l’assassinio del Superbonus, il funerale di sconto in fattura e cessione del credito

17/02/2023

“Dopo l'assassinio del Superbonus, col Dl Cessione dei crediti di ieri viene celebrato anche il funerale dello sconto in fattura e della cessione dei crediti”. Inizia così il lungo post del senatore Agostino Santillo a commento del D.L. n. 11/2023.

Stop a cessione del credito e sconto in fattura: le promesse mancate del Governo

Secondo Santillo, quello che sta accadendo è la prova che ormai la parola data non ha più alcun valore, un attacco del governo alla società civile che crea una frattura insanabile. E ricorda che l’attuale maggioranza, quando era all’opposizione, dichiarava che avrebbe superato il problema del blocco della cessione dei crediti d'imposta facendo di tutto in tal senso, ma una volta al governo, è seguita una metamorfosi con un cambio radicale di atteggiamento.

Prima quello che Santillo definisce l’assassinio del Superbonus, che dal 1° gennaio 2023 è sceso al 90%, adesso l’eliminazione dello sconto in fattura e della cessione del credito. Tutto questo è accaduto, sottolinea Santillo, nonostante la UE abbia più volte lodato la misura: “Ancora pochi giorni fa Eurostat ci diceva che non creava debito, ma indotto positivo sull'economia, eliminando l'ultima scusa alla quale i burocrati della congiura si erano aggrappati”.

Il senatore chiede anche perché non lasciare almeno lo sconto in fattura “Domanda senza risposta spiegabile, se non con la volontà di distruggere il tessuto edilizio del Paese” e perché abbia vietato agli enti locali l'acquisto dei crediti d'imposta derivanti da bonus: “Assurdo. Noi troviamo una strada per far uscire dal tunnel della crisi le imprese e questo governo la chiude. Una persecuzione”.

Conclude Santillo: “forse c'è da pensare che quell'edilizia forte delle piccole e medie imprese che volavano, quella rigenerazione urbana in chiave ambientale che ci proiettava nel futuro e quel +6,7% del pil nel 2021 hanno dato troppo fastidio. Ma non potevamo immaginare che a distruggere una parte di Paese sarebbero arrivati proprio quelli che promettevano ogni giorno di difenderlo come nessun altro. Al Governo dico: se avete una coscienza, siete ancora in tempo per redimervi!”

 

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