Direttiva Case Green, arriva l'ok del Parlamento europeo. Per il MASE è insoddisfacente

14/03/2023

"La direttiva sulle Case Green appena approvata in Parlamento europeo è insoddisfacente per l’Italia. Anche nel Trilogo, continueremo a batterci a difesa dell’interesse nazionale”. È questo il commento a caldo del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, a seguito dell’approvazione della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD). nel corso della Plenaria del Parlamento Europeo.

Direttiva Green: insoddisfazione del MASE sul testo

Secondo quanto approvato, si prevede che gli edifici residenziali negli Stati membri raggiungano almento la classe energetica E entro il 2030, e la D entro il 2033, con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Una direttiva che non trova del tutto consenso da parte del MASE. Se da una parte gli obiettivi ambientali di decarbonizzazione e di riqualificazione del patrimonio edilizio non vengono messi in discussionie, dall’altra, secondo Pichetto, manca una seria presa in considerazione del contesto italiano, particolare per storia, conformazione geografica e per la considerazione in generale della casa come “bene rifugio”.

Pichetto chiarisce che non si chiedono trattamenti di favore, ma solo la presa di coscienza della realtà: "gli obiettivi temporali, specie per gli edifici residenziali esistenti, sono ad oggi non raggiungibili per il nostro Paese”, prefigurando una sostanziale inapplicabilità della direttiva.

Proprio per questo, conclude Pichetto “Forti anche della mozione approvata dal nostro Parlamento agiremo per un risultato negoziale che riconosca le ragioni italiane”.

 

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