Nuovo Codice dei Contratti: il decreto in vigore il 31 marzo o il 30 giugno?

20/03/2023

Scatta il conto alla rovescia per l’approvazione del nuovo Codice degli Appalti e da più parti ci si chiede quale sarà l’effettiva entrata in vigore del testo, considerato che, secondo la tabella di marcia, dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 31 marzo 2023. Ma, come sappiamo bene, da più parti è stato chiesto un rinvio per ottimizzare alcune norme, o comunque un periodo di transizione funzionale a evitare shock di mercato.

Nuovo Codice Appalti: quando entra in vigore?

C’è comunque chi ritiene il nuovo schema di decreto legislativo già come “Un corpus di norme chiare, certe, definite. Meno burocrazia, meno ricorsi, inizio dei lavori più rapido e tempi ridotti grazie alla semplificazione delle norme, al taglio delle fasi progettuali, al riordino dei poteri ma anche grazie alla revisione dei prezzi. Insomma, questo è un manuale per costruire”.  L’on. Erica Mazzetti interpreta così lo spirito del nuovo codice dei contratti pubblicim che, tra le altre novità, secondo la deputata, valorizza il partenariato pubblico-privato così da permettere “investimenti privati e risparmio risorse pubbliche”, tenendo sempre al centro “la qualità dell’opera”.

Non solo. Secondo Mazzetti, a essere fortemente tutelato è il principio del garantismo, con la definizione delle fattispecie che determinano l’esclusione di un operatore economico, prevedendo che scattino almeno a partire da una sentenza di primo grado. La parlamentare lo definisce come “un cambiamento culturale, storico che dà fiducia alle imprese e a tutto il sistema”.  

Sempre a proposito di esclusione dell’operatore, Mazzetti commenta le novità in tema di cauzioni ed escussione. “Fino a qualche anno fa un’azienda che partecipava a una gara pubblica poteva essere esclusa dalla stazione appaltante, la quale poteva decidere di incamerare la cauzione provvisoria. Non può più essere così: è un danno per l’impresa e per la Pubblica Amministrazione oltre ad allungare i tempi per l’assegnazione dell’appalto”.  

Ma standi a quanto dichiarato dalla deputata, viene instillato, un dubbio sui tempi di attuazione. Come ha specificato Mazzetti, “Dovrebbe arrivare l’approvazione definitiva in Consiglio dei ministri giovedì, poi le osservazioni ed entro il 30 giugno sarà legge”, evidenziando la necessità di un periodo transitorio per evitare lo “shock normativo a piccoli comuni e imprese” e permettere a tutti di adeguarsi in tempo.

Sono quindi previsti altri tre mesi prima che il decreto entri in vigore? Vedremo i prossimi sviluppi.

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