Truffe Superbonus e Bonus edilizi, i media riportano casi antecedenti il D.L. Antifrodi

23/03/2023

Dopo il presunto buco di bilancio di cui parlano il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti quando si prende l’argomento Superbonus e cessione del credito, torna attivo anche il fronte di chi accusa l’utilizzo dei bonus edilizi come arma per mettere a punto frodi fiscali.

Frodi fiscali e bonus edilizi: occhio alle notizie

Secondo l’Associazione Esodati del Superbonus, non è casuale che se ne stia parlando all’indomani della manifestazione che si è tenuta a Roma il 21 marzo, a cui hanno preso parte quasi 4mila persone tra committenti, tecnici, imprese e le diverse associazioni a vario titolo coinvolte, “con un tempismo che non profuma affatto di fatalità. I canali tv, seguiti a ruota da diverse testate online, hanno tirato fuori dal cappello un'altra storia di truffe. Occasione perfetta per gettare fango sui bonus edilizi, ma soprattutto sugli esodati del superbonus che oltre al danno di essere stati traditi dallo Stato, devono subire la beffa di passare ancora una volta per truffatori. Nonostante i titoli roboanti però, andando a leggere gli articoli si desume che, anche questa volta, il tanto vituperato superbonus non ha nessuna responsabilità”.

A scriverlo in una nota è Domenico Passarella, vicepresidente dell'Associazione Esodati del Superbonus, il quale ha anche evidenziato come si sia fatta ancora una volta un'accusa generica a tutti i bonus edilizi, “sembra quasi per una precisa volontà di abbagliare l'opinione pubblica”, considerato che la notizia riguarda truffe sul Bonus facciate e sull'Ecobonus, realizzate prima dell'introduzione del decreto Antifrodi, avvenuta nel novembre 2021 e poi inserita in legge di Bilancio 2022.

La responsabilità dello Stato

La questione, secondo Passarella è un’altra, ovvero le maglie larghe sui controlli dello Stato prima del D.L. n. 157/2021. “Analizzando questi casi viene spontaneo chiedersi come sia possibile che queste truffe, create con cantieri su edifici fantasma e in comuni inesistenti, abbiano potuto generare un credito senza che lo Stato ne abbia avuto sentore. Come è possibile che siano sfuggiti ai controlli dei documenti nel normale iter di autorizzazioni, cosa non ha funzionato? Quali controlli preventivi sono o non sono stati fatti?”

Conclude Passarella con un interrogativo che sottolinea lo scarico di responsabilità da una parte all’altra: “Come è possibile che a fronte di un ennesimo errore dello Stato e dei suoi uffici deputati ai controlli nel valutare la veridicità di questi documenti siano sempre i cittadini a pagarne le conseguenze?".

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