Revisione PNRR, Oice contrario al taglio dei fondi per il dissesto idrogeologico

31/07/2023

"I mutamenti del contesto di riferimento e le criticità emerse nella fase di attuazione del PNRR hanno reso indispensabile effettuare una ricognizione puntuale dei progetti inclusi nel Piano al fine di individuare le modifiche e le integrazioni necessarie per conseguire i traguardi e gli obiettivi previsti fino al 30 giugno 2026". Comincia in questo modo il comunicato stampa del Dipartimento per le Politiche Europee con il quale è stata anticipata la proposta di revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del capitolo REPowerEU.

Il taglio dei fondi per il Sismabonus

Tra le varie indicazioni contenute nella proposta, vi è la modifica della descrizione della misura e del target, eliminando ogni riferimento agli interventi di Sismabonus, includendo il relativo sub-criterio nell’ambito del target ecobonus, in quanto “Tale modifica consentirebbe un maggiore contributo della misura alla transizione verde”.

Un’indicazione programmatica che si legge anche nelle proposte di modifica alla quarta rata: “allo stato, non essendo chiaro il contributo alla transizione green del Sismabonus, d’intesa con i servizi della Commissione si è concordato di aumentare l’obiettivo dell’Ecobonus. La proposta consente anche di rendicontare l’installazione di caldaie a condensazione a gas in sostituzione delle caldaie a minore efficienza”.

Il commento di OICE

In linea con la presa di posizione dell’Ance anche l’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, si esprime negativamente sulla ipotesi di taglio dei fondi Pnrr per il dissesto idrogeologico e la rigenerazione urbana nella rimodulazione elaborata dalla cabina di regia di Palazzo Chigi e illustrata dal Ministro Raffaele Fitto.

L’utilizzo dei fondi previsti - commenta il Presidente OICE, Giorgio Lupoi - come chiediamo da anni, anche dopo quanto avvenuto in Emilia-Romagna e in Lombardia, possono e devono costituire il primo passo del piano di messa in sicurezza dell’intero Paese. Andare in senso opposto appare inspiegabile. Le nostre società sono a fianco degli enti locali per questi interventi e per quelli sulla rigenerazione urbana, interventi che possono contribuire a migliorare la sicurezza e la qualità della vita delle collettività locali. L’Associazione si rende disponibile a condividere le esperienze maturate sul campo e ad offrire elementi tecnici a supporto delle future decisioni politiche”.

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