Codice Appalti 2023, Mazzetti: "Funziona perché liberale e garantista"

24/11/2023

Concepito e concretizzato per accedere ai fondi del Pnrr, il nuovo codice degli appalti si sta dimostrando, come auspicato, determinante per sbloccare le opere, permettendoci di superare l’obbrobrio normativo del vecchio codice del 2016. Merito indiscusso è dell’introduzione dei principi liberali e garantisti e dell’evidente semplificazione, nei tempi e nelle procedure. L’obiettivo a medio termine è concretizzare a un’ulteriore miglioria, già espressa in qualità di relatore: la chiara separazione dei lavori pubblici dai servizi e le forniture. Dico questo perché il codice dei lavori pubblici dev’essere essenzialmente un manuale del costruttore”.

Queste le parole di Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, nel corso del suo intervento al convegno “Opere pubbliche per la crescita” organizzato da Ance a Vicenza, che ha aggiunto: “L’entrata in vigore del nuovo codice risale ad appena sei mesi fa – e già si notano i primi cambiamenti positivi - mentre a breve entrerà in vigore la parte sulla digitalizzazione, architrave di tutto: imprenditori e professionisti ci chiedono dei correttivi per migliorarne l’applicazione. Sono, per questo, convinta che servirà un periodo transitorio prima di arrivare a un regolamento definitivo".

"È un passaggio – ha rimarcato Mazzetti – da fare immediatamente, coinvolgendo la politica, le categorie economiche e gli ordini professionali. Si può e si deve fare, come emerso dall’intervento del Ministro Salvini. Su questo punto, come dimostrato nel corso di questo convegno di Ance, la maggioranza ha le idee chiare: è la politica che prende le decisioni, ascoltando il Paese reale, l’apparato legislativo deve dar seguito alle scelte della politica, di noi eletti”.

In qualità di responsabile nazionale del dipartimento lavori pubblici di Forza Italia - ha spiegato la Mazzetti - ho coinvolto esperti tecnici e amministrativi per sviluppare ulteriori proposte specifiche, da condividere con le categorie economiche e poi da proporre al Ministro così da dare rispondere alle richieste che ci pervengono dal mondo delle costruzioni e dagli addetti ai lavori".

"Questa è la politica che vogliamo - conclude la Mazzetti - questa è la politica che deve fare il Centrodestra: portare i bisogni delle imprese in Parlamento e nel Governo".

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