Opere incompiute, Mazzetti (FI): 'Giusto adeguare norme e destinare fondi'

28/11/2023

Si è svolta a Roma, presso il Mit, l’ultima riunione del gruppo di lavoro, costituito su impulso del sottosegretario Tullio Ferrante, allo scopo di armonizzare e finalizzare in tempi celeri le proposte di modifica e aggiornamento del D.M. 42/2013 afferente alla disciplina delle "Opere Incompiute".

Al gruppo di lavoro – composto tra gli altri da Consiglio Superiore LL.PP., Dipartimento OO.PP., Direzione generale per la vigilanza sulle grandi opere del MIT e ITACA, l'organo tecnico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – è stata affidata la predisposizione di un testo di decreto ministeriale che adegui il vecchio regolamento al nuovo codice dei contratti pubblici, in primo luogo per agevolare l’attività condotta dagli enti locali in fase di gestione tecnico-amministrativa delle opere.

Un provvedimento atteso da anni e necessario a dirimere le tante criticità procedurali e burocratiche in cui versano le oltre 370 opere incompiute ad oggi censite in Italia.

Il tavolo ha, contestualmente, predisposto la bozza di una proposta di legge riguardante l’istituzione di uno strumento di coordinamento a cui affidare, d’intesa con gli enti locali, la regia di tutte le iniziative necessarie a verificare lo stato dei relativi procedimenti amministrativi per poi portarli a conclusione.

Inoltre, è stata suggerita la possibilità di individuare, tramite apposito fondo, risorse finanziarie da utilizzare per demolire opere incompiute non ultimabili e/o riqualificare le aree ad esse pertinenti, con benefici immediati anche per le collettività locali che si vedranno restituite porzioni di territorio finora precluse.

"Sono fermamente convinto – ha dichiarato il Sottosegretario Ferrante, con delega tra l’altro alle opere incompiute – delle enormi potenzialità e dell’efficacia delle proposte emerse da questo proficuo tavolo tecnico. Idee e proposte attese da troppo tempo e che mi auguro troveranno nel prossimo futuro concretezza e sviluppo, impattando positivamente sulla rigenerazione urbana di tante città italiane e dunque giovando al destino di intere comunità del nostro Paese".

Le dichiarazioni di Erica Mazzetti

Sono circa 370 le opere incompiute nel nostro Paese. Questi cantieri incompiuti, oltre a impattare sul paesaggio e sul decoro urbano, rappresentano un rischio per la sicurezza, dal punto di vista sismico e idrogeologico, che non possiamo più sottovalutare. Non solo, le opere, anche se non completate, hanno un costo per la collettività e il non fare, soprattutto quando si tratta di opere idrauliche o collegamenti, ha un costo indiretto molto alto. Il Governo di Centrodestra, come dimostrano plasticamente le proposta emerse dal tavolo tecnico del Mit, promosso e portato avanti dal Sottosegretario Tullio Ferrante, intende trovare una soluzione concreta. È giusto predisporre un decreto per adeguare il vecchio regolamento sulle opere incompiute al nuovo codice dei contratti pubblici così da agevolare gli enti locali e velocizzare le procedure, come è giusto destinare dei fondi per la demolizione di quelle non ultimabili e soprattutto per la riqualificazione delle aree coinvolte, con ampi benefici per la collettività e per l’ambiente. In questo modo, il Centrodestra intende trovare una soluzione concreta a un problema che ci portiamo avanti da troppo tempo”.

Queste le parole di Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di Forza Italia.

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